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La cura Tudor e la voglia di rivincita: Inter, come torna Sanchez

Un anno fa lasciava Milano con una risoluzione del contratto e una ricca buonuscita per approdare a Marsiglia tra fumogeni, fuochi d’artificio e cori. Una piazza calda che lo ha accolto come una stella, quella che Alexis in cuor suo ha sempre saputo di essere. Celebri le frasi dopo il gol contro la Juventus in Supercoppa Italiana: “I campioni sono così, fanno cose che altri non fanno e più giocano e più stanno meglio. Oggi avevo fame di vincere, speravo di giocare dopo la gara con la Lazio. Sono come un leone in gabbia, se mi lasciano giocare divento un mostro”. Dalle parole ai fatti, Alexis in Francia è tornato El Nino Maravilla. 

 

 

Nonostante le difficoltà iniziali causate dalle esigenze fisiche del campionato francese, Alexis Sánchez si è guadagnato in poco tempo gli applausi dei tifosi del Marsiglia. In un calcio fisico e offensivo come quello di Igor Tudor, fatto di marcature individuali a tutto campo e pressing che aveva esaltato Caprari, Barak e Simeone a Verona, il cileno si è rivelato l’arma in più per conquistare il terzo posto che è valso la qualificazione ai preliminari di Champions League. 

 

 

“È un giocatore chiave per noi. C’è un OM con e un OM senza Alexis Sanchez. È un giocatore di un altro livello. Potremmo dimenticarlo, perché è una persona molto normale, molto umile e non si comporta come una star. Dopo alieni come Messi, Ronaldo, Haaland e Mbappé, arriva lui. È un giocatore insostituibile. Quando non c’è, si sente”, le parole dell’allenatore croato in conferenza stampa sul talento di Tacopilla.

 

 

Nella scorsa stagione, il 34enne ha segnato 18 reti in 44 presenze complessive, 2 in meno rispetto ai 20 delle 3 stagioni in nerazzurro. Una seconda giovinezza per Sanchez che non andava in doppia cifra dal 2017/2018, quando segnò 11 gol tra Arsenal e Manchester United. Ai gol bisogna poi aggiungere i 3 assist, un notevole sforzo difensivo, oltre ai movimenti tra le linee per favorire l’inserimento dei centrocampisti. Così Inzaghi ritroverà un attaccante motivato e rigenerato dall’esperienza francese, culminata con il mancato rinnovo del contratto nonostante una stagione da protagonista, e che conosce già il campionato italiano e l’Inter.  

 

Mattia Zupo

Giornalista pubblicista e studente in Scienze Umanistiche per la Comunicazione. Fiorentino nato a Fiesole nel 1996. Notti magiche, quelle passate a vedere il calcio sudamericano, dove il talento e la garra prevalgono sulla tattica. Uno sguardo al futuro e uno al passato alla ricerca di storie legate al fútbol.

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