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Inter-Samp, tra spettatori…e Lo spettatore: la (non) partita di Icardi

Domanda senza una precisa risposta, almeno pochi minuti prima del calcio d’inizio di Inter-Sampdoria: avrebbe presenziato o no, Mauro Icardi, alla gara dei suoi compagni di squadra a San Siro?

Quesito doveroso, tra voci mai del tutto confermate, dalla risposta positiva. Perché al termine di una quattro giorni di fuoco, tra fascia tolta, scelta di non partecipare alla trasferta di Vienna e sedute di fisioterapia improvvise ad escluderne la presenza tra i convocati di Spalletti, la presenza dell’ormai ex Capitano nerazzurro stasera allo stadio era tutt’altro che scontata.

Cinque minuti prima del fischio d’inizio, invece, l’arrivo a San Siro, in compagnia della moglie Wanda e per fugare ogni dubbio: saluto rapido a Keita, poi l’ingresso nel palco autorità per assistere a quella che da sempre, tenendo conto del proprio passato, è la sua partita. Dagli spalti nessuna reazione verso il grande assente odierno, a livello di cori e striscioni, almeno fino ad un’inquadratura sul maxischermo: dove i fischi del pubblico nerazzurro, iniziati per un contatto non fischiato su Dalbert, hanno visto il proprio volume aumentare. Disperdendosi, dopo la breve inquadratura, nel prosieguo della gara.

Focus per un attimo decentrato, insomma, da ogni questione extra campo: per l’Inter durante i 90’, vincente anche senza il suo bomber e capace di ritrovare prestazioni positive dal duo Nainggolan-Perisic; per il tifo nerazzurro, in gran parte finito per mostrare indifferenza sul caso del momento settimana, pronto a spingere la squadra verso una vittoria importante. Cui Icardi non ha preso parte, anche dopo il fischio finale e come avrebbe voluto Spalletti negli spogliatoi, lasciando San Siro cinque minuti prima del fischio finale. In quella che almeno per una volta, visti i precedenti, non è stata la sua partita: con qualche coro contro rivoltogli da pochi tifosi all’uscita dallo stadio, unica eccezione dopo 90’ di tifo e totale supporto alla squadra. E con un futuro in maglia nerazzurra, per bocca di Marotta e al di là di ogni accaduto, assolutamente non compromesso. Ora tutto da riscrivere.

Simone Nobilini

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