Dopo la pausa dovuta al Mondiale in Qatar, adesso è pronta a ripartire anche la Serie A – mentre altri campionati sono già ricominciati. Match di cartello di quella che sarà la 16ª giornata sarà Inter-Napoli. La capolista allenata da Spalletti raggiungerà San Siro, suo ex stadio, per affrontare i nerazzurri di Simone Inzaghi, che ritrovano anche il loro bomber Lukaku.
Entrambe le squadre, è dichiarato, lottano per i vertici della classifica, con la prospettiva di vincere lo scudetto. L’Inter, attualmente, è quarta a 30 punti (a pari merito con la Lazio), a -11 appunto dal Napoli primissimo e ancora imbattuto a quota 41. Come arrivano le due squadre allo scontro diretto?
Sono ben 12 i giocatori di entrambe le squadre che rientrano dal Mondiale, chi prima e chi dopo: per la precisione, sette nerazzurri e cinque azzurri. A Milano rientrerà da campione del mondo Lautaro Martinez che, per questo motivo, probabilmente non partirà da titolare contro il Napoli. Al suo posto, con Dzeko, ci sarà Lukaku, rientrato per l’ultima gara ai gironi del Belgio, eliminato subito dalla manifestazione. Gli altri che non hanno visto stop a causa del Mondiale sono il portiere del Camerun André Onana (che ha anche detto addio alla nazionale) gli olandesi Dumfries e De Vrij e il regista croato Brozovic.
Lato Napoli, invece, tutti sono rientrati quasi subito e saranno disponibili (e alcuni titolari) per Luciano Spalletti. Kim Min-jae è l’ultimo arrivato, insieme a Zielinski, che rispettivamente con Corea del Sud e Polonia sono usciti agli ottavi di finale del Mondiale. Il terzino uruguaiano Mathias Olivera, il mediano camerunense Anguissa e l’esterno messicano Lozano sono rientrati, invece, con qualche giorno d’anticipo rispetto ai primi due.
Durante il Mondiale, le squadre di club hanno scelto di preparare a modo loro il rientro il campo, anche sfruttando l’occasione per andare in ritiro. L’Inter, nei primi giorni di dicembre, ha raggiunto Malta, dove ha avuto modo di giocare contro i padroni di casa dello Gzira (battuto 6-1) e contro il RB Salisburgo (battuto 4-0). Successivamente, l’Inter ha giocato altre partite in vista del rientro, tutte in casa delle contendenti. Prima il Betis (pareggio per 1-1), poi le vittorie per 0-2 con la Reggina e per 0-1 contro il Sassuolo.
Napoli che, invece, è andato in Turchia, ospitato dal Regnum Carya di Antalya, dove ha giocato le prime due di quattro amichevoli totali. Le uniche due vinte: sono arrivati i successi contro l’Antalyaspor per 3-2 e contro il Crystal Palace per 3-1. Nelle ultime due uscite del 2022, invece, il Napoli ha affrontato al Maradona prima il Villarreal, poi il Lille: entrambi i match persi rispettivamente per 2-3 e 1-4. Un piccolo segnale d’allarme, che però non sembra aver spaventato eccessivamente Spalletti.
Buonissima la preparazione invernale di Dzeko, che ha trovato due gol nelle ultime due uscite e che, contro la Reggina, ha giocato assieme a Lukaku in un duo d’attacco inedito (sono loro le due reti contro la formazione granata). Il Napoli è avvisato, anche da Mkhitaryan, che ha giocato gare di livello. Bene anche i ricambi, non ci sono stati dei veri e proprio “flop” nella pausa invernale dei ragazzi di Simone Inzaghi.
Napoli partito bene in Turchia, con un Osimhen apparso in formissima, ma chi è apparso in formissima da subito è Giacomo Raspadori: l’attaccante vuole spazio, ha segnato 4 reti solo nelle prime due partite (nella seconda da subentrato). Jack cerca spazio e forse può trovarlo in un ruolo nuovo. Benino Kvaratskhelia, apparso un po’ sotto tono forse, ma in campionato potrebbe suonare una musica differente, come fatto finora. Malino la difesa, che subisce molto e contro Villarreal e Lille si è lasciata davvero andare. C’è qualcosa da risistemare, ma il Napoli c’è.
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