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Cosa serve a Inter, Milan e Atalanta per andare direttamente agli ottavi di Champions? LE COMBINAZIONI

Novanta minuti alla fine della fase di classifica della Champions League: ecco ciò che serve alle tre italiane per evitare i playoff

Mancano novanta minuti al termine della fase di classifica della Champions League: tanti i verdetti ancora da decidere, soprattutto per tre italiane, ancora in corsa per la qualificazione tra le prime otto.

Inter, Milan e Atalanta, infatti, all’ultima giornata si giocheranno il passaggio tra le prime della classe, evitando così di giocare i playoff (dove ormai è destinata la Juventus). Già eliminato, invece, il Bologna.

Ma che serve alle squadre di Inzaghi, Conceiçao e Gasperini per ottenere la qualificazione?

Inter, cosa serve per la qualificazione agli ottavi?

L’Inter ha letteralmente il destino nelle sue mani. 16 i punti raccolti nelle prime sette giornate, otto gol fatti e appena uno subito. Nell’ultima partita, in casa contro il Monaco, ai nerazzurri basterà il pareggio.

Anzi, se dovessero verificarsi una serie di combinazioni, anche con una sconfitta arriverebbe la qualificazione tra le prime otto.

Pulisic e Morata, calciatori del Milan (Imago)

Milan, all-in a Zagabria

Cinque vittorie consecutive in Champions League per il Milan, che si trova così con 15 punti. Nell’ultima giornata, i rossoneri faranno visita alla Dinamo Zagabria, ancora in corsa per un’insperata qualificazione ai playoff.

Con un successo i rossoneri sarebbero certi della qualificazione agli ottavi. Anche un pareggio potrebbe essere sufficiente, ma solo al verificarsi di una serie di combinazioni.

Atalanta, trasferta difficile a Barcellona

14 punti per l’Atalanta di Gasperini in classifica. Così come 14 è la differenza reti, la seconda migliore del torneo, dietro a quella del Barcellona.

E proprio la squadra di Hansi Flick sarà la prossima avversaria dei nerazzurri. A Barcellona, l’Atalanta è chiamata al successo contro i già qualificati catalani per essere certi della qualificazione. Sono necessarie troppe combinazioni affinché possa bastare un pareggio.

Lorenzo Vero

Nato all’ombra della Torre Pendente nel giugno del 2000 e studente di Informatica Umanistica. Bastian contrario per natura, ho iniziato a seguire il calcio perché ai miei genitori non piaceva. Sin da quando ero un bambino riempio la testa dei miei amici con aneddoti calcistici di ogni genere. Con gli anni, assieme alla barba, è cresciuta anche la mia passione per questo gioco. L’obiettivo adesso è quello di raccontare in modo veritiero (con il cognome che mi ritrovo…) e appassionante anche la meno appetibile delle partite.

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