Dopo la vittoria contro la Juventus in Supercoppa, l’Inter si prepara ad affontare i bianconeri in un’altra gara secca con in palio un trofeo. I nerazzurri affronteranno la squadra di Allegri mercoledì alle 20,45 all’Olimpico per la finale di Coppa Italia. Una sfida speciale anche per l’ad Giuseppe Marotta, che sfida il suo passato.
“Per la prima volta questa Inter si trova a dover convinvere contemporaneamente con due realtà contrastanti e molto forti, che sono il campionato e la Coppa Italia, che devi giocare in una settimana-10 giorni: è normale che ci sia tensiione straordinaria. In questi giorni hoo potuto notare insieme a Inzaghi, Ausilio e Baccin, un clima molto sereno attorno alla squadra. Un clima dove la motivazione era molto forte e tutte le componenti vogliono regalare a noi stessi e ai tanti tifosi che ci seguiranno qualcosa di speciale”, così Marotta a Sky Sport.
Su Dybala: “A mio giudizio è un ottimo calciatore e tutti sanno che è svincolato. Credo sia appetibile da molti club. Noi in questo momento abbiamo un reparto offensivo di grande qualità con 5 giocatori che hanno contribuito a quello che è il miglior attacco: siamo la squadra che ha segnato di più e quindi da questo punto di vista non abbiamo particolari problemi. Ciononostante apprezzo le qualità di Dybala”.
Sul mercato dell’Inter: “Abbiamo un giovane e bravissimo allenatore che è Inzaghi che ha potuto fare un’esperienza nuova in questa stagione. Abbiamo un gruppo, uno zoccolo duro di giovani e mno giovani che rappresentano qualcosa di positivo. Attorno a questi dobbiamo puntellare nel modo migliore e con Piero Ausilio e Baccin dovremo cogliere le opportunità. Ormai non si può immaginare che una squadra in Italia faccia investimenti pesanti. Deve essere parsimonioso il lavoro che dobbiamo fare negli investimenti e dobbiamo trovare giocatori funzionali in una squadra ben delineata”.
Su Perisic: “Non siamo al match point, ma se lui ha la volontà di rimanere, noi abbiamo anche il desiderio di accontentarlo: ciò significa non elargire somme, essere parsimoniosi, ma diciamo che sono molto fiducioso perché questo matrimonio possa rinnovarsi ancora”. Su Haaland al Manchester City: “C’è amarezza perché fino agli anni 2000 eravamo l’El Dorado del calio mondiale. Oggi non siamo più competitivi come una volta. Il calcio inglese è quello più ricco e competitivo”. Su Dzeko: “E’ veramente un grande professionista che si è inserito molto rapidamente nel contesto della nostra squadra. Ha aiutato Lautaro e Correa, e porta tanta saggezza calcistica”.
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