Categories: News Calcio

Inter, Mancini: “Non sarò mai un peso, se qualcuno non mi vuole mi faccio da parte”

Lasciarsi non è semplice. Quella tra Roberto Mancini e l’Inter è una storia fatta di scudetti, ma anche di delusioni, in particolare negli ultimi due campionati. Il cambio di proprietà e il mercato stanno mettendo a dura prova il legame. Se da una parte l’allenatore di Jesi vuole più autonomia nelle scelte dei giocatori, dall’altra la Suning non si muove dalle sue posizioni. Mancini, nel corso di un’intervista esclusiva al Guerin Sportivo, affronta l’argomento in modo schietto:

“Ho sempre detto che amo troppo l’Inter per poterla tradire. Non sarò mai un peso: come dissi a fine campionato, se qualcuno non mi vuole sono pronto a farmi da parte. Non qualificarsi per la Champions League è stata una delusione grandissima, perché era il nostro obiettivo. Ma alla fine abbiamo dovuto accettare il verdetto. Evidentemente non eravamo ancora pronti. Eravamo in testa, tutti ci criticavano per gli 1-0; poi abbiamo avuto dei passaggi a vuoto e li abbiamo pagati. Capita, bisogna essere forti di testa. Sono stati tutti responsabili, compreso il sottoscritto”

L’ex manager del Manchester City critica anche le scelte dell’Uefa: “Il Fair Play Finanziario mette paletti ridicoli che ho sempre contestato. Perché penalizzare dei club che hanno un padrone solido, in grado di garantire incassi, merchandising e continuità? Perché imporre sanzioni a società robuste, anche se indebitate? La realtà è che certe regole vengono aggirate con stratagemmi di alta finanza. L’Inter, questa stagione, sarà penalizzata ma io spero che la società riesca a lavorare senza condizionamenti. Giovani? Ce ne sono tanti di bravissimi in giro, come Domenico Berardi e Gabriel Jesus. Poi però è necessario avere la pazienza di farli crescere, bisogna sempre trovare una via di mezzo. I giovani possono salire al top a fianco dei grandi giocatori”.

Le ultime parole del “Mancio” sanno però di apertura nei confronti della Suning: “L’assenza del padrone, quando organizzi bene la società, non incide mai negativamente. Basta creare una struttura solida, avere ambizione e lavorare. Non credete a chi dice che i club possono essere condizionati dalla lontananza della proprietà. La nuova proprietà è appena arrivata. Pensiamo a lavorare, bene e in sintonia. Poi affronteremo anche il futuro. Io devo conoscere loro e loro devono conoscere me. Ma le premesse sono buone. Da Oriente arrivano investitori importanti che possono portare idee e mentalità vincente. Non vedo alternative per le nostre società se vogliono competere con le grandi squadre straniere”.

Redazione

Dal 2011 ne abbiamo fatta di strada, sempre con voi al fianco. Ci piacciono le notizie, il mercato, il calcio. Sì, ma soprattutto le storie, le emozioni, il bello che questo mondo può regalare. E amiamo raccontarvelo.

Recent Posts

2025, il mercato che è stato: la top 11 degli acquisti in Serie A

Chi sono stati i migliori acquisti del 2025 in Serie A? Ecco la nostra top…

5 ore ago

I “most improved”: le sorprese del 2025 nel calcio

La lista con alcuni dei giocatori che hanno visto accrescere di più il proprio valore…

7 ore ago

Douglas Luiz sulla Juventus: “Un anno difficile, ora sto bene”

Le parole di Douglas Luiz, ex centrocampista della Juventus e ora al Nottingham Forest, al…

8 ore ago

Le 5 storie di calciomercato del 2025 che ricorderemo

Milan, Jashari (IMAGO) Le storie di calciomercato che hanno segnato il 2025: tra battaglie a…

9 ore ago

Morto John Robertson, leggenda del Nottingham Forest

Si è spento John Robertson, vincitore di due Coppe dei Campioni con il Nottingham Forest…

10 ore ago

Dall’Arsenal al Nizza: le squadre top e flop del 2025

Il 2025 è agli sgoccioli: andiamo alla scoperta delle squadre top e flop dei maggiori…

11 ore ago