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Inter, Lukaku: “Futuro? Spero di rimanere. Parleremo con il Chelsea per trovare una soluzione”

Tra pochi giorni ripartirà la Serie A, con il Napoli che cercherà di continuare il momento d’oro e le altre a inseguire. Tra queste c’è anche l’Inter, che sarà proprio l’avversaria della squadra di Spalletti il 4 gennaio e che proverà la rimonta scudetto. Di questo e di altro ha parlato Romelu Lukaku in un’intervista esclusiva a Sky Sport a cura di Matteo Barzaghi.

L’infortunio e il Mondiale

L’attaccante belga ha parlato delle sue condizioni in vista della ripresa: “Sto lavorando forte con i preparatori e con la squadra: ora devo rispondere in campo. L’infortunio è stato più grave del previsto, normalmente sono uno che torna veloce ma avevo sempre la sensazione che le cose non andavano bene. Per me è la prima volta in 13 anni che salto così tante partite. Sono andato al Mondiale e giocato l’ultima partita con 2 allenamenti in 4 mesi. C’è stata molta delusione dopo la Croazia ma non ero al 100%.“.

Lukaku è tornato anche all’estate scorsa, sul suo ritorno in nerazzurro: “Ero nervoso ma io devo fare di tutto per aiutare questa squadra, l’Inter mi ha dato l’opportunità di cui avevo bisogno nella mia carriera e ora dobbiamo fare cose buone insieme“. 

Inter, Lukaku: “Scudetto? Ci credo sempre”

Nell’intervista è stato ovviamente affrontato il tema scudetto: “Fino a quando una squadra non alza un trofeo, tutto è possibile. Questa è la cosa, fin quando uno non ha alzato il trofeo tutto è possibile nel calcio. Se credo allo scudetto? Sempre. Per quello giochiamo a calcio, bisogna credere nell’impossibile”.

In seguito Lukaku ha dichiarato: “Vediamo alla fine della stagione la squadra che alzerà il trofeo e sarà campione. Ancora non lo ha fatto nessuno, siamo ancora lì, mancano ancora 6 mesi. Il campionato finisce il 6 giugno, ragazzi: non siamo ancora al 4 gennaio”. Infine il belga ha concluso parlando del Napoli di Spalletti: “L’allenatore è veramente forte. Spalletti ha fatto un ottimo lavoro, dobbiamo dirlo. Hanno giocatori veramente forti, io sono stato fuori e ho visto diverse partite loro. Sono in un bel momento. Sono primi in classifica. Abbiamo rispetto, ma non paura”.  

Lo spogliatoio, i tifosi, Inzaghi e il futuro

Poi, sullo spogliatoio: “E’ quasi peggio (ride ndr). Mi istigano perchè sanno che poi vado a duemila. Ci conosciamo e ci vogliamo bene. A Lecce al gol di Denzel siamo andati tutti verso di lui, da lì si vede che la squadra è unita. Contro il Viktoria c’era mio figlio Romeo allo stadio, ha 4 anni e comincia un po’ a capire: vedere come mi guardava dopo la partita è stato bellissimo. Il tifo? Il migliore al mondo, ci supportano sempre e sono rimasto sorpreso perché credevo fossero ancora arrabbiati con me“. Sul rapporto con Inzaghi, invece: “Lui sa come stimolare i giocatori. Sa come trovare tirare fuori il leone che è dentro di me. Ogni tanto quando c’è un occasione, lui mi fa: ‘io la buttavo dentro’. E io lo guardo e dico dico: ‘ah ok, guarda adesso’. MI provoca, sì. E c’è sempre una reazione. E per me questa è una bella cosa. Abbiamo una bella relazione tra allenatore e giocatore. Lui sa che io lo stimo veramente”.

Infine, sul futuro con l’Inter: “L’idea è di chiudere la carrierera con l’Anderlecht. Ho 30 anni, mio figlio ha iniziato la scuola qui e gioca nell’Inter accademy. Sto bene, l’Inter ha sempre ambizione di continuare a crescere. Voglio rimanere qui e fare le cose per bene. Spero di fare bene con l’Inter nei prossimi sei mesi, lavorare al massimo e poi alla fine parliamo col Chelsea e speriamo di trovare una soluzione“.

 

Redazione

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