Romelu Lukaku si è raccontato ai microfoni di Amazon Prime Video in occasione della quarta puntata della serie “One for All”. Il belga ha svelato cos’è successo al Mondiale, il suo rapporto con gli infortuni e le emozioni.
L’attaccante dell’Inter ha raccontato come ha trascorso i giorni del Mondiale in Qatar, tra infortunio e risultati sul campo: “Giocare in Nazionale è un onore per me. Quando giochi un torneo come il Mondiale devi essere efficiente ma dopo la partita con il Canada si sentiva che c’era qualcosa che non andava.
Non c’è stato nessun litigio dopo la sconfitta con il Marocco, non si sentiva cadere uno spillo. A volte queste cose vengono inventate per destabilizzare e noi abbiamo lasciato che i rumors ci influenzassero, senza parlarne collettivamente tra di noi. Quando lo abbiamo fatto era ormai troppo tardi”.
Romelu Lukaku ha poi continuato: “Quello che la gente non sa è che l’unica cosa che potevo fare era aiutare la squadra: mi sono infortunato il muscolo dietro al ginocchio un mese prima del Mondiale. In quel momento non avevo fatto abbastanza allenamento, solo due sessioni per poi giocare una partita dopo tre mesi di stop, quando normalmente stai fuori per altre sei settimane. Mi dicevo ‘È un Mondiale, forse il tuo ultimo’. Non sarei dovuto essere pronto per giocare nelle partite del gruppo. È stato difficile per me, ero lì ma non ero lì. Ero arrabbiato. È per questo che cerco di non far prendere il sopravvento le mie emozioni“.
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