Il teatro è un "vecchio" San Siro, se per vecchio si intende uno stadio pieno – di tifosi ed entusiasmo – nonostante sia tecnicamente ancora agosto (e lunedì sera). In scena però ci va la nuova Inter targata Antonio Conte, in un debutto atteso a lungo che però riconsegna alla Serie A la solita immagine di un condottiero che si identifica con la squadra che va in campo e ne condivide umore, movimenti, palpitazioni. Nei 90' non c'è quasi mai storia, nonostante un buon Lecce soprattutto prima del gol che sblocca il risultato e dà il là alla prima impeccabile recita nerazzurra. E allora si può anche parlare dei singoli: il mix tra vecchio e nuovo, con Brozovic che spolvera l'incrocio dei pali e Candreva che strappa applausi con un missile terra-aria. In mezzo, un Sensi che sembra già essersi preso il centrocampo nerazzurro; e poi lui, Romelu Lukaku. Forse il più atteso, il nuovo numero 9 dell'Inter risponde presente.
Uno che dagli esordi non si è mai fatto intimidire, nonostante l'impatto di San Siro impressioni anche lui. Gigante – non con le stesse proporzioni ammirate nel suo video di presentazione – tra i centrali del Lecce, ma senza che l'immagine del gigante faccia pensare soltanto ad uno statico dominio fisico: riparte, si propone, fa da sponda, segna. L'intesa con Lautaro – e con il resto dei compagni – è fisiologicamente da migliorare, ma Lukaku c'è. E, dicevamo, non è una novità: quello con l'Inter è il quarto esordio bagnato con il gol, dopo quelli con le maglie di West Bromwich, Everton e Manchester United. 18 agosto 2012, gol nel 3-0 del West Bromwich al Liverpool; 21 settembre 2013, gol nel 3-2 esterno dell'Everton contro il West Ham; 8 agosto 2017, gol nella sconfitta per 2-1 dei Red Devils in Supercoppa Europea contro il Real Madrid. E infine 26 agosto 2019, in Italia. "Romelu è entrato nel mondo Inter nel migliore dei modi, con grande umiltà. E' un gigante col sorriso, sempre disponibile a lavorare per i compagni". Parole di Antonio Conte nel post-partita, didascalia ideale dell'inchino di Romelu verso San Siro, dopo il gol: è solo la prima giornata, è vero, ma è così che i giganti si fanno voler bene.
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