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Inter, Lautaro: “Ho pianto due giorni dopo l’infortunio, non potevo saltare il ritorno”

Inter, Lautaro Martinez (Imago)

Le dichiarazioni del capitano dell’Inter, Lautaro Martinez, e di Davide Frattesi a 10 giorni dalla finale di Champions League

L’Inter di Simone Inzaghi è a due partite da chiudere la stagione con altrettanti trofei. O con “zero titoli“, come diceva José Mourinho. Prima l’ultima partita di campionato contro il Como (sperando in una contemporanea non-vittoria del Napoli contro il Cagliari).

Poi la finale di Champions League, in programma sabato 31 maggio a Monaco, a partire dalle 21:00. Difficile trovare un leader più carismatico di Lautaro Martinez, che in semifinale di ritorno contro il Barcellona si è caricato la squadre sulle spalle anche nonostante l’infortunio.

Ora, a 10 giorni dal grande giorno, il capitano nerazzurro è intervenuto ai microfoni dei canali UEFA in questo momento particolarmente delicato. “Sarà un’emozione incredibile perché ho già vissuto la finale di Istanbul e quella del Mondiale in Qatar. Sono emozioni che ti restano per tutta la vita, vivere un’altra finale di questo livello sarà qualcosa di incredibile“, ha dichiarato il Toro.

Oltre all’attaccante argentino, poi, anche l’autore del gol decisivo contro i blaugrana Davide Frattesi è intervenuto ai microfoni UEFA. “Tra il sogno e la realtà ci passa il mare, ma probabilmente non ho realizzato benissimo, lo farò quando atterreremo a Monaco e sentiremo quella famosa musichetta. È qualcosa di straordinario, ce lo meritiamo. Ci sono persone destinate a qualcosa di grande“.

Inter, Lautaro Martinez: “È un sogno a un passo da noi”

Questa Champions è un sogno a un passo da noi – sono state le parole di Lautaro Martinez, capitano dell’Inter –. Non voglio nemmeno pensare se vinceremo oppure no, voglio raggiungere quest’obiettivo che tutti vogliamo e che all’Inter manca da tantissimi anni. Voglio godermi il momento. Ovviamente se riuscissimo a vincerla sarebbe un sogno che si realizzerebbe“.

Il Toro poi ha continuato: “La parola d’ordine è sacrificio. Dopo l’andata con il Barcellona ho pianto per due giorni. Sono stati giorni difficili, il dolore era fortissimo, non riuscivo nemmeno a sollevare la gamba. Indipendentemente dalle condizioni, però, il ritorno non potevo saltarlo, dovevo essere in campo per i miei compagni e ho recuperato il più in fretta possibile. Non ero al 100%, ma sentivo che era quello di cui aveva bisogno l’Inter. Non me l’aspettavo, quando sono arrivato in Italia non immaginavo che un giorno avrei vissuto questi momenti da capitano in un palcoscenico mondiale“.

L’esultanza di Frattesi in Inter-Barcellona (Imago)

Frattesi: “Ci sono persone destinate a qualcosa di grande”

Come anticipato, anche Davide Frattesi è intervenuto ai microfoni dei canali UEFA. Autore del gol al 99′ che ha mandato in estasi il popolo nerazzurro, il centrocampista italiano ha dichiarato: “Quando mi hanno chiesto perché sempre io, ho risposto che è un po’ quello che dice di me il mio percorso. Il Signore non mi ha reso il più talentoso di tutti, ma ha deciso che come qualità migliore, a parte il fisico per il quale devo ringraziare mamma e papà, dovessi avere la mentalità“.

L’avversario è dei più temuti: “Il punto di forza del PSG è tutta la squadra, hanno giocatori top a livello internazionale, non hanno bisogno di presentazioni o altro. Però più che concentrarci su di loro, sulle loro qualità o sui loro punti deboli, dovremo farlo su di noi perché abbiamo dimostrato che, quando siamo in partita, non è detto che vinciamo, ma possiamo giocarcela con tutti“.

Simone Bianchi

Classe 2002, nato nel Varesotto. Cresciuto tra un record del mondo di Michael Phelps e un tackle difensivo di Vidić. Qualche soddisfazione tolta nel nuoto, meno nel calcio. Per riassumerla in breve, come dice Ligabue: “Nato senza i piedi buoni”. Ora inseguo quel sogno, diventato obiettivo, di raccontare lo sport a tutto tondo, per trasmettere quelle emozioni che mi hanno cresciuto fin da bambino.

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