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Conte: “La Juve è il punto di riferimento. Serve cattiveria”

Non sarà mai una partita come le altre InterJuventus per Antonio Conte, che dopo essere stato capitano e allenatore della Juventus, ora cerca conferme per la sua Inter, aspettata al varco dallo scontro diretto di San Siro di domenica sera.

L’allenatore dell’Inter ha presentato così la sfida nella conferenza stampa della vigilia di Appiano Gentile: “Sarà una gara fra due squadre che hanno l’ambizione di lottare per vincere. Penso che ogni sfida sia importante, i punti in palio sono sempre gli stessi. Inevitabile che la Juventus rappresenti un parametro di riferimento perché in questi anni ha stradominato in Italia e quindi quando una squadra vuole capire a che livello è, oggi l’unico punto di riferimento può essere solo la Juventus”.

La squadra ora allenata da Pirlo ha dominato il campionato negli ultimi anni, nonostante nella scorsa stagione ha avuto qualche difficoltà in più, complice la buona stagione dell’Inter: “Dobbiamo avere rispetto per chi ha vinto per 9 anni e vuole vincere ancora. Negli anni passati non c’è stata storia, noi abbiamo accorciato un po’ lo scorso anno, speriamo di poter fare la stessa cosa perché mi ricordo di campionati passati con 20-25 punti di distacco a tutti. Non è una bella cosa”.

Nonostante una maggiore costanza nei risultati, Conte non si sbilancia quando gli viene chiesto se il gap è stato colmato: “Penso che nessuna squadra in Italia può dire di aver colmato il gap. Hanno operato in maniera importante in questi anni, a volte ringiovanendo la rosa e a volte prendendo giocatori d’esperienza. Anche quest’anno, ad una squadra che ha sempre vinto sono stati aggiunti giocatori come Chiesa, Morata, Kulusevski e McKennie. Si è migliorati in Italia, ma il gap non è ancora stato ridotto. Però tante squadre come noi stanno facendo cose importanti e si stanno avvicinando, a differenza degli anni passati”.

L’allenatore leccese pretende dunque di migliorare ancora la sua squadra e di raggiungere un livello superiore: “Siamo cresciuti tanto sul campo dopo un anno e mezzo di lavoro, dove dobbiamo migliorare è nella mentalità e nella cattiveria agonistica, nel sentire il sangue in alcune partite per ammazzare l’avversario, sportivamente sia chiaro. Tutto questo fa parte di un percorso e questi ragazzi stanno lavorando per migliorarsi”.

Il grande ex della partita sarà chiaramente Arturo Vidal, che dopo l’avvio non brillante di stagione, ha una grande occasione per rifarsi: “Vidal ha l’esperienza adatta che gli consente di affrontare questa gara nella giusta maniera. Parliamo di un giocatore che ha vinto tanto in club importanti. In generale, tutti devono affrontare queste gare utilizzando la pressione in una maniera positiva”.

Chiusura con la risposta su Christian Eriksen, reinventato regista nella prova di Coppa Italia contro la Fiorentina: “Ho portato un dato di fatto, ma anche i dirigenti hanno espresso questa opinione. Dobbiamo sfruttare al meglio tutto il potenziale della rosa e dietro a Brozovic non abbiamo un giocatore con quelle caratteristiche, stiamo impostando Eriksen per tirare fuori il meglio in quella posizione. Avere la possibilità di avere un calciatore funzionale può essere utile per me e per la squadra”.

Redazione

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