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Inter, Handanovic: “Terzo posto? Mancano otto giornate e può ancora succedere di tutto”

La corsa al terzo posto è nelle sue mani e Samir Handanovic non si tira indietro. Il portierone sloveno lancia il “guanto” di sfida alla Roma: l’Inter ci proverà fino all’ultima giornata. “Ora non dipende più da noi” – si legge nelle pagine di Tuttosport – “però l’Inter deve provare a fare il massimo pensando solo a sé stessa e a vincerle tutte. Poi vediamo cosa accadrà: loro, per esempio, alla ripresa hanno già il derby. Mancano 8 giornate e può ancora succedere di tutto. A Natale eravamo primi? Tutti in un campionato hanno una flessione, a noi è accaduto a gennaio quando ci sono tante partite. Purtroppo i punti persi lì ci hanno un po’ ‘massacrato. Forse in quel periodo dovevamo accontentarci di pareggiare qualche partita. Il campionato però ha dimostrato come Juve e Napoli abbiano qualcosa in più e che noi siamo nel gruppetto dietro di loro”.

Ringraziamenti speciali a una persona che ha creduto subito in lui: “Adriano Bonaiuti, il mio allenatore: l’ho incontrato a Udine e, sin dal primo giorno, ha creduto in me. Adriano mi ha migliorato in tutto e, non appena ho potuto, l’ho voluto portare all’Inter”. Buffon, intanto, ha stabilito un altro record: “Ha fatto un record mostruoso. Migliore al mondo? In giro ci sono tanti ottimi portieri, ognuno bravo per una caratteristiche. Anche se non gioca più, il migliore nelle uscite alte è Marchegiani perché era uno che rischiava. Con i piedi? Tutti parlano di Neuer, però lui è bravo soprattutto a rimanere alto, poi dipende anche in quale squadra giochi, come si muovono i difensori davanti a te e se sono bravi nel darti la linea di passaggio. Tra i portieri inoltre ce ne sono tanti bravi tra i piedi: Ter Stegen, Reina… Il migliore tra i pali? Lloris“.

Pallone d’Oro? Difficile premiare un portiere: “E’ l’essenza del ruolo: il portiere difende, mentre tutti guardano gli attaccanti. Come fai a non dare il premio a gente come Messi e Ronaldo che fa sessanta gol all’anno? Un portiere dovrebbe fare tre parate importanti a partita, ma forse neanche questo può bastare. Il tutto senza dimenticare come ogni grande nazione possiede la sua scuola di portieri e un numero 1 che rapisce gli occhi in Italia può non essere tale per spagnoli o inglesi”. Anche Handonovic è vicino a un record, quello dei rigori pararti, attualmente detenuto da Pagliuca: “A quel record non ci ho mai fatto caso però da tanti anni gioco in campionato e se lo batto va bene… Però non è certo una mia fissazione”. Donnarumma? “Mai visto uno con quel fisico a 17 anni appena compiuti. Buffon era bravissimo ma i due sono portieri diversi. Consigli non mi piace darne a nessuno: perché chi è intelligente ci arriva da solo, mentre a chi è stupido non servono consigli. Donnarumma ha tutto per diventare un grande portiere ma dipenderà da lui e da chi lo allenerà”.

Idolo? “Peter Schmeichel“. Se non avesse sfondato come portiere “Handa” avrebbe comunque trovato uno suo posto nello sport: “Sarei comunque diventato un atleta, magari un pallavolista o un giocatore di basket. Però ho sempre giocato a calcio e, se sono finito in porta, è perché lì giocava già mio cugino: vedendolo, mi sono appassionato a questo ruolo e non sono più uscito”.

Redazione

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