Cinque squilli di risposta a un 5-1. L‘Inter fa festa col Genoa in un San Siro strapieno e dimostra al Napoli di valere quel secondo posto condiviso: 25 punti per entrambe e 10 gol nel giro di poco meno di 24 ore. La miglior difesa del campionato, quella nerazzurra, si conferma tale non rischiando praticamente mai contro i rossoblù. E lo fa segnando per la prima volta in stagione un pokerissimo che certifica lo stato di salute ai limiti della perfezione per la squadra di Luciano Spalletti, trascinata da due protagonisti inattesi: Roberto Gagliardini e Joao Mario. Diversamente ai margini (l’italiano fuori dalla lista Champions per questioni di Fair Play Finanziario, il portoghese escluso dopo la mancata cessione in estate) e ugualmente rivitalizzati dall’allenatore dell’Inter. 5-0 al Genoa e uno schiaffo al passato.
Nel segno di quei due, Gagliardini e Joao Mario: tre gol e tre assist in due, volti festanti di un’Inter che non solo non subisce reti, ma è ora in grado anche di trovare la porta con faciità diversificando gli interpreti. L’italiano, il portoghese, Politano e Nainggolan: manca Icardi, Lautaro non segna, eppure non sembrerebbe. Il turnover funziona, la panchina lunga tanto richiesta da Spalletti in sede di mercato inizia a dare i propri frutti. Vincendo, convincendo e dimostrando che il secondo posto (alla pari del Napoli) è merito condiviso da allenatore, società e spogliatoio. In cui tutti remano nella stessa direzione e in cui ogni calciatore si sente importante. A partire da quei due, Gagliardini e Joao Mario.
Diversamente ai margini, ugualmente utili a Spalletti e fondamentali contro il Genoa. “Avevo bisogno di fare una partita così, al di là dei gol“, ha dichiarato l’ex Atalanta nel post partita. La doppietta aiuta, apoteosi di perseveranza e tenacia: il primo inserendosi col sinistro, il secondo a ribadire che Gagliardini c’è, con una sassata di destro da pochi passi. Aiutato da un Joao Mario che nel giro di cinque giorni è tornato a essere parte integrante del mondo Inter.
Titolare a sorpresa contro la Lazio e autore di una discreta partita, ecco la conferma dal primo minuto contro il Genoa. Prestazione? Sontuosa: tre assist e un sinistro preciso che ribalta (forse) la sua storia nerazzurra. “Voglio trasformare i fischi in applausi“. Ce l’ha fatta, ce l’hanno fatta. Protagonisti inattesi di un’Inter sempre più concreta e sicura dei propri mezzi. Lì, al secondo posto in coabitazione con il Napoli, trascinata da Gagliardini e Joao Mario. Dai margini della rosa a “registi” nerazzurri dell’Inter di Spalletti. In attesa del Barcellona.
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