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Inter, Gagliardini: “Se vinciamo con la Juve diamo un messaggio al campionato. Possiamo giocarcela con Roma e Napoli”

E’ la settimana di Juventus-Inter, mai una partita come le altre. E quest’anno, con i bianconeri primi in classifica e i nerazzurri che stanno risalendo, reduci da 7 vittorie consecutive in campionato, si torna a respirare l’aria del match di alta classifica. Di questo e della sua nuova esperienza all’Inter ha parlato in conferenza il neo-acquisto Roberto Gagliardini, diventato già un punto fermo del centrocampo di Pioli: “Juve-Inter sarà una gara difficile e contro la squadra più forte del campionato, ma andiamo lì con la convinzione per fare risultato. Se portiamo a casa la vittoria, diamo un messaggio importante al campionato. Abbiamo la convinzione di andare a Torino e potercela giocare: dobbiamo partire forti e restare corti, per poter attaccare. Il centrocampo della Juve? Anche se è andato via Pogba, è arrivato Pjanic che ritengo il centrocampista più forte della Serie A. Ma affronterò questa partita come tutte le altre, non mi sento un oggetto di rivalsa per l’Inter nei confronti della Juve, ma semplicemente un giocatore importante per questa squadra: punto a far bene domenica, ma tutte devono essere le ‘mie’ partite.”

E pensare che, neanche molto tempo fa, Gagliardini si sentiva ‘in ritardo’ rispetto agli altri della sua età: “Sì, era un pensiero che avevo perché vedevo i miei compagni di Nazionale giocare già in Serie A mentre io avevo fatto tanta Serie B. Poi però è arrivata l’Atalanta e questa prima parte di stagione, poi l’Inter: quest’anno è stato un crescendo e forse è cambiato tutto troppo in fretta, ma non ci penso. I gol? Un aspetto che devo migliorare sicuramente, devo essere più convinto e cattivo, crederci di più”. E a proposito di credere, inevitabile guardare la classifica, con l’obiettivo terzo posto non più così distante: “Siamo un po’ indietro a Roma e Napoli, ma possiamo giocarcela. Non dipenderà solo da noi, perché se continuano a vincere… Però abbiamo gli scontri diretti, in cui potremmo superarle. La Nazionale? Non ci penso più di tanto, semplicemente perché credo che continuando così qui, poi la Nazionale sarà una conseguenza. Quest’estate ci sono anche gli Europei Under 21, un obiettivo importante per me

Redazione

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