Denzel Dumfries ha parlato ai microfoni della Gazzetta dello Sport. L’esterno olanedese ha analizzato i suoi primi mesi in nerazzurro e gli obiettivi per il futuro.
L’esterno olanedese ha ripercorso il periodo più difficile vissuto con la maglia nerazzurra: “L’errore contro la Juventus, in una delle partite più importanti dell’anno, è stato il momento più duro. Essere coinvolto in quell’episodio mi ha fatto cadere il mondo addosso. Già dal giorno successivo ho però sentito l’aiuto del club e ho provato a ritrovare l’equilibrio mentale. La settimana dopo a Empoli D’Ambrosio ha segnato ed è venuto ad abbracciarmi: non mi era mai successo, è stato uno shock positivo, un’emozione. Ho capito che tutti erano dalla mia parte”.
Dumfries ha quindi parlato dei suoi modelli di riferimento, citando un grande ex nerazzurro: “L’Inter ha sempre avuto giocatori incredibili a destra, ma il primo che mi viene in mente è Maicon. Vorrei avvicinarmi ai suoi livelli il più possibile. Eredità di Hakimi? E’ un giocatore fantastico, ma non mi sento come uno che ha preso il suo posto. Devo solo lavorare e dimostrarmi all’altezza”.
L’olandese ha voluto, infine, accendere il derby di Milano in programma il prossimo sabato alle 18: “Del Milan non mi spaventa nessuno. Ibrahimovic è sicuramente un grande giocatore, ma non mi piace parlare degli avversari. Il derby è una gara unica, la vedevo dall’Olanda. All’andata, anche se ero in panchina, ho percepito un’atmosfera pazzesca. Scudetto? Non ci pesa essere i favoriti, è una bella sensazione”.
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