Cristian Chivu (CREDITS: Federico Piovesan)
La conferenza stampa di Chivu alla vigilia di Inter-Sassuolo
Archiviata la prima di Champions League contro l’Ajax, per l’Inter di Chivu è tempo di tornare in campo in Serie A.
I nerazzurri, al momento con soli 3 punti in classifica, ospiteranno il Sassuolo a San Siro. Il fischio d’inizio è in programma alle 20:45 di domani, 21 settembre.
Alla vigilia del match, Cristian Chivu ha presentato la partita dei suoi nella consueta conferenza stampa.
Di seguito, le sue dichiarazioni.
Chivu ha iniziato la conferenza stampa parlando della maturità raggiunta dalla sua squadra: “La Maturità abbinata alla concretezza e al gioco aiuta a portare a casa il risultato. Lautaro? Oggi si è allenato in gruppo, si è messo a disposizione così come lo aveva fatto mercoledì nonostante non riuscisse neanche a camminare, domani è a disposizione. Un Martinez giocherà titolare.” Ha poi aggiunto sulla partita contro il Sassuolo: “Tutte le partite nascondono delle insidie, non esistono partite facili. Il Sassuolo è una squadra preparata e ben organizzata, può metterci in difficoltà. Bisogna essere pronti.”
Ha poi contniuato su Pio Esposito: “Pressioni? Pio è eccezionale, lo conosco da quando aveva 13 anni. Sta facendo bene, è un ragazzo che ha tanta qualità e tanta fame, mi piace come si presenta in allenamento ma così come mi piace l’atteggiamento di tutti e quattro gli attaccanti, sono tutti validi. Il valore di un giocatore non va dato in base a chi gioca titolare, se si ragione così è un problema. Tutti sanno che prima o poi avranno modo di subentrare o di giocare dall’inizio. Calahnoglu? Il ritmo mancava a tutti quelli che avevano avuto problemi fisici a fine stagione scorsa, non è semplice rientrare. Hakan per noi è importante, ciò che ci da in mezzo al campo in questo momento è importante.”
Si è poi soffermato sul “rumore dei nemici”: “Ho altro a cui pensare, è un aspett oche fa parte del gioco, è sempre stato di attualità dal mio primo giorno qui. Io sono molto preso da ciò che devo fare per aiutare questi ragazzi e convincerli che questa squadra merita di essere difesa. Ci siamo dimenticati che a marzo erano tutti bravi e forti e non è giusto. Non dobbiamo mai dimenticare la stagione fatta da questi ragazzi, ciò mi permette di stare sereno e di preoccuparmi solo di come fare a tirare fuori il massimo che hanno.”
Ha poi continuato a parlare di alcuni singoli: “Luis Henrique e Diouf? Avremo modo di vedere anche loro, le partite giocate fino a ora non ci hanno permesso di fare alcuni tipi di cambi. Loro meritano di stare in questa squadra e dimostrano ogni giorno di meritarlo, prima o poi avranno la loro opportunità. In che ruolo li vedo? Andy è più una mezzala, in un centrocampo a due è più predisposto, da play ancora non lo vedo. Luis può giocare sia a destra sia a sinistra e non mi è dispiaciuto neanche quando ha fatto la mezzala a Monaco quando siamo rimasti in 10, sa giocare anche spalle alla porta e ha superato un momento di difficoltà.” Ha poi concluso sulla condizione mentale della squadra: “La motivazione e la mentalità sono due cose per me importantissimi, soprattutto per un gruppo come questo che ha bisogno di ciò. Anche i giocatori hanno una sensibilità, dei difetti, bisgona sostenerli e stargli vicino.”
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