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Chivu: “Voglio onorare l’interismo, questa è la maglia che mi ha fatto innamorare”

Christian Chivu durante la sua presentazione

La conferenza stampa di presentazione di Cristian Chivu, nuovo allenatore dell’Inter, dal ritiro americano dei nerazzurri

Direttamente dal ritiro di Los Angeles in preparazione del Mondiale per Club, l’Inter ha presentato Cristian Chivu come suo nuovo allenatore.

L’allenatore ha parlato in particolare del senso di responsabilità di essere all’Inter, per le aspettative e le ambizioni altissime del club.

Ha preferito non parlare, invece, della prossima stagione e del campionato, focalizzandosi completamente sulla rassegna mondiale ormai alle porte.

Di seguito tutte le sue parole in conferenza stampa.

Chivu: “Vivo da 13 anni con questo senso di responsabilità”

23:57 – Termina qua la conferenza stampa di presentazione di Christian Chivu

23:56 – Infine, Chivu ha presentato il suo staff: “Come vice allenatore, come ha detto il presidente, ci sarà Aleksandar Kolarov, che tutti voi conoscete. Mario Cechi rimane come collaboratore tecnico con noi insieme ad Angelo palombo. Come preparatori atletici abbiamo Stefano Rapeti e Maurizio Fanchini. Il preparatore dei portieri è Gianluca Spinelli, che rimane, insieme a Paolo Landoni. Lo staff è competitivo, è di persone che hanno una certa esperienza e sono sicuro che faremo grandi cose assieme“.

23:54 – Della sua esperienza col Parma Chivu ha parlato così: “Io ho fatto l’allenatore e ho provato a fare del mio meglio per raggiungere l’obiettivo che il Parma mi aveva imposto. Abbiamo cercato di fare del nostro meglio, quello che ho vissuto è stato intenso e quando si cerca di raggiungere un obiettivo è sempre più bello. Impari a non lamentarti e a cercare soluzioni, a creare un gruppo e a nascondere qualche difetto, perché questo deve fare un allenatore, perché altrimenti si starebbe sul divano e sarebbe tutto troppo semplice

23:51 – Chivu ha risposto a un’ultima domanda sul Mondiale per Club: “Le competizioni internazionali hanno sempre il loro fascino, perché c’è sempre tanta imprevedibilità e tanta voglia di far vedere il calcio a unos tile puro. Ci sono squadre più spensierate nel giocarti contro. La nostra squadra ha tanta esperienza perché è già arrivata in fondo a competizioni europee e ha tanti giocatori che giocano in nazionale. Siamo pronti per questo filotto di partite

23:47 –  Chivu ha parlato anche della finale di Champions tornando a quella del 2010 con Mourinho: “Io voglio onorare l’interismo, perché questa maglia mi ha fatto innamorare. Dal punto di vista professionale lo dovete decidere voi cosa posso dare, di sicuro io ci metterò tutto me stesso a livello umano. Perdere una finale di Champions fa sempre paura, era il mio pensiero anche quando la giocammo con Mourinho. Il percorso dei ragazzi però è stato importante e magari troveremo le energie giuste per provarci di nuovo, perché l’Inter ha l’obbligo di provare a fare cose importanti, la storia dice questo. Visto che è stata alzata l’asticella bisogna tenerla alta. Mourinho? L’ho sentito al telefono e abbiamo parlato

23:45 – Chivu non ha voluto parlare di futuro: “Non dimentichiamoci che per noi la stagione non è ancora finita, siamo qua per portare in alto l’Inter in giro per il mondo e fare qualcosa di importante. Campionato? Ripeto, il mio pensiero è a questa competizione, a far tornare la fiducia e l’autostima a questi giocatori e a questi tifosi. Dobbiamo trovare le energie per onorare la competizione, poi troveremo il tempo per parlare del futuro”

23:44 – Chivu ha parlato ancora anche del Monterrey e delle avversarie al Mondiale: “Ho tanto rispetto per tutti gli allenatori, perché essere qui non è cosa da poco. Canales e Sergio Ramos sono due importanti giocatori e tutti sanno cosa hanno raggiunto in carriera

23:42 – Poi un giudizio sull”ultima stagione:  “Non si può giudicare una stagione di una squadra per il fatto che è arrivata fino in fondo ma non ha alzato i trofei. L’importante è arrivare in fondo, poi si può vincere e perdere. Per me non è stata una stagione fallimentare, perché due mesi fa parlavamo di una squadra che aveva eliminato il Bayern e il Barcellona e che si giocava il campionato italiano. Il fallimento credo che non esista nel calcio, esiste quando iniziamo a guardare scuse e alibi, ma non mi è sembrata una squadra così in questi giorni

23:39 – Sulla chiamata dell’Inter e il rapporto co Inzaghi: Per me è stata una sorpresa, perché la mia intenzione era di continuare a Parma. Po è arrivata la chiamata dell’Inter che voleva incontrarmi, la prima cosa che ho chiesto era di chiamare Cherubini per chiedere il permesso. Poi ovvio che se chiama l’Inter per me è un motivo di orgoglio e di onore. Simone? Ho sempre avuto un buon rapporto, lo avevo chiamato per fargli l’in bocca al lupo quando ho saputo che non avrebbe continuato con l’Inter, poi non ci siamo più sentiti

23:38 – Spazio anche a domande sul Monterrey: “Bisogna rispettare ogni squadra che ti trovi davanti, perché questa competizione ti mette davanti le migliori 32 del mondo

23:36 – Chivu ha parlato dell’alta età media dei suoi giocatori: “Il problema non è l’età ma la qualità umana dei giocatori. Se la motivazione è la stessa l’età è solo un numero. Ci sono giocatori che hanno continuato a crescere anche nella scorsa stagione, con la stessa motivazione e la stessa energia nel lavorare insieme. Per gli altri, noi dobbiamo lavorare duramente, rispettando milioni di tifosi e provando a essere la migliore versione di noi stessi

23:33 – L’allenatore ha poi proseguito: “Tutti qua hanno responsabilità, dobbiamo fare del nostro meglio in questa competizione. Conosco questa squadra e questo club. Essere stato qua per tanto tempo mi fa conoscere cos’è l’Inter, quali sono le ambizioni e le aspettative

23:30 – Chivu ha commentato così la scelta della società: “Sono 13 anni in cui ho sempre avuto in mente cosa vuol dire questa società, con tutto quello che ha regalato nella sua storia ai suoi tifosi. C’è tanto coraggio sia della società che mio in questa scelta, bisogna portare avanti quello che di buono è stato fatto e accettare che nel calcio si può vincere e si può perdere, ma sapendo che quando le cose sono fatte per bene la strada è sempre più bella. Questo è un nuovo vecchio progetto, perché quello che è stato fatto da questa società, da questi ragazzi e dallo staff che c’era prima bisogna portarlo avanti, consapevoli che una squadra come l’Inter ha bisogno di questo tipo di atteggiamento e ambizioni. L’asticella è stata alzata negli ultimi anni e bisogna continuare su questa linea, per mantenere la società dove si trova in questo momento“.

23:27 – Chivu ha poi iniziato così: “Avevo già fatto l’allenatore dell’Inter, perché, anche se nel settore giovanile, l’Inter di dà responsabilità. Questo senso di responsabilità è quello del primo giorno in cui Piero mi ha portato ad Appiano e di quando ho iniziato ad allenare l’Under 14, è lo stesso da 13 anni a eccezione di questa stagione a Parma. Noi abbiamo la chat con la squadra del triplete. Eravamo un bel gruppo e saremo compagni e amici per tutta la vita. Mi ha fatto piacere ricevere messaggi di congratulazioni da parte di tutti. Avere il loro sostegno e avere la felicità di tutti quelli che hanno scritto pagine importanti della storia dell’Inter mi fa piacere”

Marotta: “Chivu il profilo ideale per l’Inter”

23:25 – Prima di passare la parola a Chivu, Marotta ha concluso: “Presentiamo Chivu in questa cornice inedita perché la stagione non è ancora finita: ha questa coda che testimonia che l’Inter è una delle squadre più forti al mondo

23:23: Marotta ha poi proseguito: “Anche l’anno prossimo parteciperemo a tutte le competizioni e non è cosa da poco, non tutte le squadre ci riescono. Il risultato nella finale di Champions è stato clamoroso, ma dobbiamo metterlo da parte e imparare da quella serata. Noi però eravamo lì a giocarcela. Annuncio in modo ufficiale che l’anno prossimo parteciperemo anche al campionato di serie C Lega Pro con l’under 23

23:17 – Marotta ha aperto così la conferenza stampa: “Ho il piacere di presentarvi mister Chivu. Come sapete il calcio è un mondo che brucia tutto con grande facilità: eravamo legati a un allenatore a cui eravamo affezionati e che ci ha dato molto che è Simone Inzaghi, ma dopo un legame molto lungo di quattro anni si è arrivati ad una conclusione, in termini contrattuali a un divorzio consensuale. Ci siamo lasciati sicuramente molto bene perché ci ha fatto trascorre anni indimenticabili ed è stato attore principale di questo nostro cammino. Ci siamo trovati nella situazione di dover provvedere a una sostituzione adeguata. Con una grande velocità abbiamo individuato in Chivu il profilo ideale e questa scelta è stata condivisa con la proprietà. Non è per niente un ripiego. Si è parlato anche di confusione nel club: assolutamente no, è stata una decisione molto rapida ma c’erano aspetti burocratici perché era legato al Parma, che ringrazio. Il nostro orgoglio è di avere un allenatore made in Inter, che arriva dalle giovanili. Fa un calcio divertente e che sposa le ambizioni della società

23:15 – Inizia la conferenza stampa di presentazione di Christian Chivu, prende la parola il presidente Marotta

Giuseppe Marotta (IMAGO)
Giuseppe Marotta (IMAGO)

Inter, alle 23:15 la presentazione di Chivu

Dal ritiro nerazzurro in America in vista del Mondiale per Club, Cristian Chivu terrà la prima conferenza stampa da nuovo allenatore dell’Inter. L’allenatore rumeno, tornato in nerazzurro dopo l’esperienza sulla panchina della Primavera con cui ha vinto il campionato nel 2022, è pronto di nuovo a lottare per la sua Inter.

Il suo cammino passerà inizialmente per Monterrey: prima squadra che i nerazzurri affronteranno al Mondiale per Club (LEGGI QUI L’APPROFONDIMENTO SULLA SQUADRA MESSICANA).