Inter, Carboni: “Sono interista al 100%, Chivu crede in me”

Il centrocampista dell’Inter Valentin Carboni ha parlato ai microfoni de La Gazzetta dello Sport, dal Mondiale per Club agli obiettivi futuri
L’Inter giocherà gli ottavi di finale del Mondiale per Club contro il Fluminense. I nerazzurri si sono qualificati al primo posto nel gruppo E grazie ai successi con Urawa Reds e River Plate, oltre al pareggio con il Monterrey.
Tra i protagonisti della fase a gironi c’è stato anche Valentín Carboni, protagonista con il gol vittoria proprio agli Urawa Reds.
Il centrocampista argentino ha parlato ai microfoni de La Gazzetta dello Sport, cominciando proprio dal ritorno all’Inter dopo un lungo infortunio rimediato in prestito con il Marsiglia: “L’infortunio è stata una botta durissima, riuscire a trovare spazio e segnare va oltre i desideri che avevo prima della partenza“.
Di seguito le sue dichiarazioni complete.
Inter, Carboni: “In questo intervento al crociato vedo quasi del buono”
Carboni ha proseguito: “A me bastava solo tornare a essere un calciatore. Prima dell’operazione la carriera era andata così in fretta che, magari, avevo fatto un po’ di fatica a gestirla, ma ora so che tutto capita per una ragione nella vita. Anche se ho sofferto tanto, in questo intervento al crociato vedo quasi del buono. Mi ha aiutato a maturare e a migliorare dove serviva: sono diventato più completo come persona e come calciatore. Mi sento più forte muscolarmente e nella mentalità, più motivato di quanto fossi prima“.
Il centrocampista ha poi parlato della sfortunata parentesi al Marsiglia: “Non posso sapere come sarebbe andata senza infortunio. Di certo, era una grandissima opportunità per fare il salto, anche perché De Zerbi mi voleva particolarmente, ma è andata diversamente, ora riparto con entusiasmo da questo Mondiale bellissimo. Abbiamo pure giocato contro una grande d’Argentina, ma io sono interista al 100%“.
Inter, le parole di Carboni
Carboni ha commentato il rapporto con Chivu e le possibilità di mercato: “Di nuovo in prestito? Non so, è presto per parlarne, ora c’è il Mondiale e poi il ritiro della prossima stagione per stare in gruppo. Qualunque sarà la soluzione, so che l’Inter crede e ha sempre creduto in me, come Chivu“.
“La prima volta che abbiamo parlato avevo 16 anni, era gennaio: mi ha chiamato in Primavera sotto età e subito mi ha fatto esordire. Mi ha dato fiducia dal primo istante, lo ringrazierò sempre. Ora che l’ho ritrovato, è cambiato, in meglio: con gli anni ha fatto più esperienza da tutti i punti di vista e ha un grande staff che lo aiuterà. A me chiede quello che chiedeva prima: vuole che giochi felice, che mi diverta e, magari, che vada più al tiro“.
L’argentino ha concluso parlando del rapporto con Pio Esposito: “Abbiamo la stessa età e un’amicizia lunga, stiamo bene fuori dal campo, ma dentro ci capiamo al volo: ci piace proprio giocare uno con l’altro. L’ho conosciuto nell’U16, siamo cresciuti insieme. Sono felice per tutto quello che gli sta succedendo, se lo merita“.