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Conte gli è entrato in testa: Inter, goditi Candreva

Quando segna, la maglia se la leva spesso: "Nessuna multa però, se la sarebbe tolta anche Conte". Ci ha scherzato Barella, ma c'è da crederci. Antonio Candreva si è preso l'Inter e con il Borussia Dortmund è arrivata l'ennesima conferma. Ha segnato il secondo gol stagionale, dopo quello realizzato all'esordio in campionato con il Lecce. Il teatro è sempre San Siro, che lo applaude come ai bei tempi. Questa volta la musica in sottofondo era diversa, la Champions in fin dei conti regala emozioni uniche. Specie se si tratta di una gara da dentro o fuori. 

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Lui l'ha chiusa, dopo che Lautaro l'aveva prima sbloccata e poi tenuta in vita sbagliando dal dischetto: "Per Conte farei tutto senza timore", ama ripetere. Nell'esultanza lo ha abbracciato. Fra i due c'è un rapporto speciale, fin dai tempi della Nazionale (il primo gol in azzurro l'ha raggiunto proprio durante la sua gestione): "Ci devi lavorare tanto, gli devi entrare in testa", aveva detto di lui l'allenatore. Beh, ci è riuscito. Basta vedere i numeri.

Quella con il Borussia è l'ottava partita della stagione. Siamo solo a ottobre, per Candreva non poteva trattarsi di un traguardo scontato dopo due annate difficili. Tre su tre in Champions dal 1', altre cinque gare da titolare in A. Non male per uno che nell'ultima stagione era sceso in campo dall'inizio solo 11 volte. Per uno che dal mondo Inter sembrava sempre più distante. 

L'anno scorso si era messo in testa di rimanere in nerazzurro. Voleva convincere Spalletti, ma non ci è riuscito. A Candreva non piace perdere, non gli è mai piaciuto. Nemmeno ai tempi della Lodigiani, quando era ancora un bambino e lo chiamavno Er Puzza. Lui prendeva la palla, la metteva a terra, iniziava a correre e nessuno lo fermava. 

Sembra essere tornato a quei tempi lì. In estate è arrivato Lazaro, da quella parte c'è pur sempre D'Ambrosio. Ma Candreva è ripartito saltando tutti gli ostacoli. Sotto gli occhi di Conte, il suo maestro. Che adesso se lo gode, proprio come la notte del primo trionfo europeo con la sua Inter. 

Redazione

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