C’è vita dopo Cristiano Ronaldo in Champions League? I tifosi del Real Madrid non si preoccupano nemmeno troppo. Il club che ha vinto 13 volte la competizione più importante d’Europa deve saper guardare avanti. Sempre. Ma la partenza dell’attaccante portoghese, recordman assoluto nella competizione – insieme a quella di Zidane – lancia una nuova sfida al club Blanco e inevitabilmente genera curiosità in tutta Europa.
Il re se n’è andato, Zizou ha sorpreso tutti lasciando un gruppo che forse vedeva ormai scarico dopo un trionfo dietro l’altro, Lopetegui deve ancora conquistare per intero i tifosi e tutto l’ambiente. Per questo la sfida contro la Roma sarà solo il primo passo della nuova era madridista; una squadra rinnovata che però non si nasconde e parla apertamente di assalto alla Quattordicesima. Lo urla forte il suo capitano Sergio Ramos, diventato accentratore totale dell’intero mondo Real e non solo della squadra che ora più che mai vede in lui il leader maximo.
“Più che essere favoriti dobbiamo sembrarlo” ha detto ieri il difensore in conferenza stampa, consapevole del fatto che per chiunque affrontare il Real Madrid è sempre difficilissimo, più che mai al Bernabéu dopo anni di dominio totale. Senza Zidane e senza Cristiano, Sergio è il gran capitan, chiamato a dimostrare ancora una volta di avere le spalle larghe per tenere in piedi tutto quanto, anche quando sembra finita come quella notte a Lisbona nel 2014. Impensabile credere che in quell’occasione, come nelle successive, il Real Madrid sarebbe arrivato dov’è arrivato senza Cristiano Ronaldo.
Ma soprattutto non va dimenticato che questa squadra ha ancora i migliori, sia dal punto di vista tecnico che caratteriale. Uomini che conoscono la filosofia del Real Madrid e che non perdono occasione per ricordare che il club viene prima di qualsiasi nome. E mentre nelle scorse settimane alcuni hanno provato a far passare CR7 come un ottimo giocatore, sì, ma non l’unico capace di vincere una Champions (nonostante i suoi gol siano stati spesso il 50% di quelli segnati dai tutta la rosa in Europa), tutti aspettano risposte dal nuovo Real, che qualche segnale nelle ultime settimane già lo ha dato.
Benzema ha avuto il miglior inizio di stagione della sua carriera in Spagna; Bale sta trovando lo spazio che spesso gli era mancato e prosegue nel suo ottimo momento iniziato nella finale di Kiev; la A di Asensio ha rinnovato la BBC che è una volta vedeva Cristiano al centro di tutto. Molti si chiedono, ancora oggi, perché questi grandi attaccanti non siano riusciti nemmeno ad avvicinarsi ai numeri mostruosi del portoghese negli anni scorsi: il nuovo/vecchio attacco Blanco vuole rispondere dividendosi i meriti, dimostrando che senza il cinque volte Pallone d’Oro la squadra è più squadra.
Un modo per sopperire a una mancanza che potrebbe rivelarsi decisiva. A svelarlo sarà il campo e sarà la Champions, il giardino di casa di chi oggi gioca con la maglia della Juventus. Un esame difficile anche se sei tri-campione d’Europa e ti chiami Real Madrid.
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