Tra presente e futuro. La leggenda del Barcellona e della nazionale spagnola Andrès Iniesta ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Mundo Deportivo. Spazio all’attualità, con la nazionale iberica che si gioca i quarti di finale dell’Europeo contro la Germania. A guidarla, la stella di Lamine Yamal: “È un qualcosa di innaturale. – commenta Iniesta – Ci sono delle eccezioni che vengono fuori, lui è un giocatore con un talento fuori dalla norma. Ora serve che continui a imparare, migliorare e avere continuità. Ha 16 anni, non 23“.
Sul suo Barcellona, Don Andrès commenta: “Senza voler dare troppi giudizi, quando le cose non vanno bene si soffre. Se c’è un ex compagno e amico (Xavi, ndr), si soffre di più. Spero che il Barça abbia continuità e forza per competere su tutto. Non posso dire di più perché non sono lì“.
Sulla romantica possibilità di un ritorno in blaugrana, Iniesta non si lascia troppo andare: “Ovviamente mi piacerebbe ritornare, ma non so quando accadrà. Il mio prossimo passo di carriera sarebbe diventare allenatore, vedremo se funzionerà. Sto cercando il mio posto fuori dal campo. Allenare il Barcellona? Mi piacerebbe, ma non ho neanche il patentino al momento“.
Un Iniesta allenatore, con un altro Iniesta in campo: “Mio figlio di 9 anni, Paolo, è ossessionato dal calcio. Per la sua età ha tutte le doti per essere un calciatore“.
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