Iniesta ha raccontato il periodo più brutto della sua vita in una puntata del podcast “The Wild Project.” Il centrocampista ex Barcellona, da quattro anni al Vissel Kobe ha sofferto di depressione: “Il momento migliore della giornata era quando prendevo le pillole e andavo a letto. Avevo perso la voglia di vivere. Abbracciavo mia moglie, ma era come abbracciare un cuscino: non provavo niente” – ha rivelato la leggenda spagnola. Parole molto forti che mettono a nudo uno dei campioni che ha avuto il calcio negli ultimi venti anni.
Il fantasista ha sofferto di depressione dopo il 2009. L’anno successivo alla vittoria della Champions League. I motivi che lo hanno fatto sprofondare sono stati principalmente due: i continui infortuni e la morte del suo amico Dani Jarque (difensore dell’Espanyol): “E’ stato come essere colpito da un pugno fortissimo che mi ha mandato al tappeto, mi sono sentito sprofondare“.
Iniesta ha poi ribadito che ancora oggi continua a fare le sedute in terapia, nonostante siano passati dieci anni da quel brutto momento della sua vita: “È trascorso un decennio da quando sono entrato nel tunnel depressivo, ma continuo ad andare in terapia perché ho bisogno di controllarmi. Sono felice quando i professionisti parlano di malattie mentali e depressione. Col tempo, la vita ti insegna che possono colpire chiunque”.
Ora al Vissel Kobe sta vivendo la sua ultima finestra sul calcio. Ha collezionato in stagione 22 presenze e ha segnato 3 gol e fatto 2 assist, oltre a mettere in campo il suo carisma e personalità.
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