Sette reti in campionato, forse è la stagione della definitiva stagione di Roberto Inglese. Arrivato in Serie A con qualche anno di ritardo, sta cercando di recuperare il tempo perduto a forza di gol. Merito soprattutto di Maran che gli ha dato fiducia dopo il prestito biennale a Carpi: “Nell’estate 2015 ero rientrato dal prestito biennale con il Carpi, avevamo conquistato la Serie A ma io avevo giocato poco. Tornato al Chievo pensavo di dover ripartire per un altro prestito invece Maran mi ha voluto valutare durante la preparazione e poi ha deciso di tenermi con sé. Lui è stato il primo a credere in me gli devo molto” ha detto a Tuttosport. Segni particolari? Forse nessuno, ma tanta grinta e voglia di lavorare: “Sono un giocatore normale, quindi ho bisogno di imparare e di capire in fretta ogni situazione. Lavorando sodo e applicandomi mi sono accorto di esser migliorato anno dopo anno“. Inglese però ha già le idee chiare su come lavorare, per migliorare ancora: “Sicuramente nella consapevolezza in me stesso. Secondo: devo attaccare meglio la porta avversaria e migliorare in fase difensiva. Terzo: segnare di più, per il bene del Chievo“.
A credere in lui non solo Maran, ma anche Ventura che lo ha convocato per uno stage in Nazionale: ” È stata un’emozione immensa. Ho conosciuto tanti ragazzi entusiasti di vestire l’azzurro anche solo per uno stage. Questa esperienza è servita perché se uno di noi avrà la fortuna di essere chiamato in Nazionale sa già i concetti di gioco del CT“. Al contrario di quanto lascia presagire il cognome “Bobby English“, come lo chiamano i tifosi del Chievo, non pensa alla Premier League come punto di arrivo: “È affascinante, ma pari al nostro, quello italiano non ha nulla da invidiare ai tornei degli altri Paesi“. Le sue prestazioni però hanno acceso su di lui le attenzioni degli altri club: “Non ci ho mai pensato. Qui è un ambiente familiare, puoi parlare di tutto, affrontare i tuoi problemi sai che c’è chi ti ascolta e chi ti vuole aiutare. E i compagni sono perfetti. Con Cacciatore passo 20 ore su 24. E non c’è distinzione tra giovani ed esperti. Per esempio Dainelli e Sorrentino sono persone eccezionali”. Il migliore però è senza dubbio Pellissier: “Un vero leader. Mi confronto spesso con lui, nel bene e nel male. Mi dà tanti consigli e mi ha sempre aiutato molto. Una fortuna averlo conosciuto“.
Chi sono stati i migliori acquisti del 2025 in Serie A? Ecco la nostra top…
La lista con alcuni dei giocatori che hanno visto accrescere di più il proprio valore…
Le parole di Douglas Luiz, ex centrocampista della Juventus e ora al Nottingham Forest, al…
Milan, Jashari (IMAGO) Le storie di calciomercato che hanno segnato il 2025: tra battaglie a…
Si è spento John Robertson, vincitore di due Coppe dei Campioni con il Nottingham Forest…
Il 2025 è agli sgoccioli: andiamo alla scoperta delle squadre top e flop dei maggiori…