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Incredibile al San Nicola: 4-3 per il Novara dopo una partita pazzesca, Bari eliminato

11 anni fa – il 25 maggio 2005 – Istanbul raccontava una delle più incredibili del calcio internazionale, con il Liverpool capace di rimontare tre centri al Milan nell’arco di nove minuti e festeggiare grazie a un favoloso Dudek una Champions League assolutamente insperata al termine del primo tempo: nell’anniversario di una notte di calcio che nel bene e nel male è indelebilmente scolpita nella storia, questa sera Bari e Novara hanno inconsapevolmente celebrato lo spettacolo di questo sport assolutamente fuori da ogni logica. Nei quarti di finale playoff, gli uomini di Baroni avevano solo un risultato a disposizione per accedere alla doppia semifinale contro il Pescara: la vittoria. Obiettivo che sembrava in ghiaccio dopo 48 minuti di gioco, con un Pablo Gonzales assolutamente indemoniato e autore di una tripletta in tutte le salse: con un mancino a giro dalla distanza in avvio, con un tocco felino sotto porta nel finale di prima frazione e con un piattone sotto l’incrocio dopo 120 secondi del secondo tempo. Con un “San Nicola” in piena contestazione, bandiere ammainate e curva progressivamente svuotata, il Bari rinasceva dalle proprie ceneri: Rosina si caricava i suoi sulle spalle e prima batteva Da Costa su assist di Valiani, per poi realizzare il rigore del 2-3 (fallo di mani di Dickmann su sponda di Dezi). A cinque minuti dal 90′ il destro di Puscas dalla distanza sorprendeva il portiere ospite per il 3-3, che faceva letteralmente impazzire lo stadio di casa. Il calcio è strano. Lo amiamo per quello.
Poi arrivano i supplementari. 30’ in cui la paura la fa da padrone, man mano che si avvicina il termine della partita. Nel primo tempo supplementare il Novara attacca. Deve segnare per passare, non ci sono i rigori. E così sale in cattedra il portiere del Bari Micai che con un triplo intervento miracoloso nega il gol del 3-4 al Novara. Al minuto 106 però Dickman inguaia i suoi compagni, completando la sua serataccia facendosi espellere per un fallo ingenuo a centrocampo. Per il Bari sembra fatta. Basta controllare i dieci minuti rimanenti. Ma il cuore del Novara è enorme, come enorme è l’importanza del gol che Galabinov segna al 114’: colpo di testa e 3-4. In una partita pazza non poteva mancare il gol mangiato: ad un minuto dalla fine Dezi si divora il gol del 4-4. Alla fine l’arbitro Maresca fischia la fine. Il Novara si regala il Pescara in semifinale con una prestazione a tre facce: prima sontuosa, poi suicida e infine miracolosa.

Redazione

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