Toccare il cielo con un dito, o meglio l’incrocio dei pali con una mano: chiedere a Iñaki Peña. Contro l’Atletico Madrid il portiere di riserva del Barcellona è stato il protagonista assoluto con due parate decisive. Schierato titolare per la terza partita consecutiva, a causa dell’infortunio alla schiena di Ter Stegen, Peña sta stupendo tutti per sicurezza e maturità tra i pali. Ovviamente, le doti balistiche non mancano e contro il Cholo è arrivato anche il primo clean sheet. Eroe non solo per una notte, ora Peña ci sta prendendo gusto. L’ennesimo talento della Masia – lanciato da Xavi in questa stagione – ne ha fatta di strada per vedere il Montjuic da un’altra prospettiva.
Da Alicante a Barcellona, il giovane Iñaki risale la costa est spagnola con un solo obiettivo: giocare al Camp Nou con la maglia dei Culers. La prima presenza nel tempio blaugrana arriverà in circostanze davvero particolari. È il 10 marzo del 2022: al Camp Nou si gioca Barcellona-Galatasaray, match valido per gli ottavi di Europa League. Vengono annunciate le formazioni ufficiali e nella squadra turca risuona un nome conosciuto dalle parti della Catalogna: è proprio Iñaki Peña che in quell’occasione sostituì l’infortunato Muslera. Saranno solo sei i mesi lontani da Barcellona, a giugno il ragazzo di Alicante torna al campo base. Con prospettive e speranze future. E una presenza ufficiale nel suo teatro dei sogni. Una notte, seppur da avversario, indimenticabile.
“Iñaki Peña è un esempio. Alla fine, come ti alleni, giochi. Quando ti alleni così bene anche senza giocare, poi in partita dai il massimo” questo l’attestato di stima di Xavi nei confronti del suo portiere. Prestazioni e dedizione al lavoro che non sono passate inosservate nemmeno ai compagni di squadra, gli stessi che al termine del match contro l’Atletico hanno riservato a Peña un lungo e sentitissimo applauso negli spogliatoi. La Turchia è stata solo una breve parentesi. Barcellona come punto di partenza. Qello stemma, quei colori e quel popolo saranno ancora parte di Iñaki, almeno fino al 2026.
Silenzioso ma sempre presente. In secondo piano, pronto per una chiamata che potrebbe arrivare quando meno te lo aspetti. Calma e pazienza. La virtù del dodicesimo uomo è saper aspettare e farsi aspettare. Il dodicesimo uomo guarda e scruta dalla panchina aspettando il suo momento. E quando arriva bisogna dare tutto. Proprio come Iñaki Peña.
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