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Lazio, la prima volta di Immobile da avversario: tutte le celebrazioni e le emozioni dell’Olimpico

Ciro Immobile, Bologna (Imago)

Per la prima volta dopo il suo addio Ciro Immobile torna all’Olimpico da avversario della Lazio: le celebrazioni per lui

Sono passati 560 giorni dall’ultima volta che Ciro Immobile ha vestito la maglia della Lazio allo stadio Olimpico. Era il 26 maggio 2024 e i biancocelesti, con in panchina Igor Tudor, pareggiavano 1-1 all’ultima giornata di campionato contro il Sassuolo.

Oggi, 7 dicembre 2025, per la prima volta dal suo addio il classe 1990 affronterà da avversario la Lazio. Non sarà però il suo primo ritorno nella capitale.

Ha giocato, infatti, già all’Olimpico con il Bologna nella prima giornata di questa stagione contro la Roma di Gian Piero Gasperini, uscendo per infortunio nel corso del primo tempo.

Un ritorno, quello di oggi, coronato dalla commozione di tutti i presenti: dall’ovazione da parte di tutto lo stadio durante il riscaldamento allo striscione finale: “Bentornato Ciro, in fondo all’anima per sempre tu“.

Le lacrime di Immobile

Dopo l’ovazione ricevuta Immobile è andato a salutare i tifosi della curva nord, settore più caldo del tifo biancoceleste. Da quel momento tutto lo stadio ha dedicato vari striscioni al miglior marcatore della storia della Lazio.

Da “Nessuno può impedire ad un popolo di salutare la sua storia” a “Ciro Immobile campione e orgoglio della prima squadra della capitale” e “La nostra storia resta Immobile” con il classe 1990 che si è commosso durante il saluto dei suoi ex tifosi.

La celebrazione da parte della Lazio

Ai microfoni di DAZN nel pre partita Claudio Lotito ha voluto raccontare dell’addio di Ciro Immobile: “Ciro Immobile l’ho acquisito io, ho puntato io su di lui e l’ho trattato come uno di famiglia. Ha dimostrato di essere un grande giocatore e poi ha scelto di non proseguire nel percorso della società, l’ha fatta lui autonomamente. Purtroppo tutto ciò che inizio ha fine, il tempo determina i cambiamenti. Gli anni passano per tutti“.

In campo, invece, capitan Zaccagni, che ha ereditato la fascia da capitano proprio dopo l’addio del classe 1990, ha consegnato una maglia celebrativa a Immobile. Ad accompagnare il momento lo speaker biancoceleste e tutto lo stadio hanno più volta urlato il nome e il cognome del miglior marcatore della storia della Lazio come dopo ognuno dei 207 gol segnati nelle sue otto stagioni nella capitale.

Giuseppe Vignola

Classe 2001, ho sempre pensato che la gioia che può dare il calcio è imparagonabile a tutto il resto. Questa mia tesi, che può sembrare assurda, è stata avvalorata da un premio Nobel, Albert Camus, che disse: “Non c’è luogo in cui un uomo sia più felice che in uno stadio di calcio”. La felicità in uno stadio come tifoso l’ho provata, come calciatore non succederà mai, spero che quella da giornalista sia il mio futuro.

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