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Il tedesco, il messaggio di Pep: Bayern, ecco il tuo Ancelotti

Non farò la rivoluzione. Con queste parole Carlo Ancelotti si è presentato al popolo di Monaco, pronto a cominciare la prima avventura tedesca della sua carriera, alla guida del Bayern. Poco spazio ai sorrisi (anche se alla domanda “ha già provato il cibo locale?” una smorfia si è intravista), molto alle motivazioni: fare meglio di Guardiola non sarà facile. L’ex PSG, Chelsea, Real e Milan lo sa bene, perchè la Champions League – vero rimpianto del triennio con Pep – non è un regalo che si può ricevere tutti i giorni. E in Baviera lo chiedono a gran voce.

La giornata di Carletto è iniziata così, alle 11.00 di mattina: prima Pressekonferenz della sua nuova vita, in cui si è meritato anche un applauso fragoroso. “Danke, ich bin glücklich hier zu sein“, le sue prime parole in un buon tedesco: grazie, sono felice di essere qui. Accompagnato da quel Rummenigge che sarà la sua ombra chissà per quanto tempo: “Potrei anche diventare il nuovo Sir Alex Ferguson di Monaco, quindi evitiamo di parlare del futuro”, ha detto Ancelotti ghignando. Lo ha fatto in quattro lingue, muovendosi con delicatezza (ma non troppa…) tra tedesco, italiano, inglese e spagnolo. Più internazionale di così.

Come internazionale era anche Guardiola, di cui Carletto ha un enorme rispetto: “Ha fatto un grandissimo lavoro qui, non sarà facile replicare. E lo ringrazio per avermi lasciato una squadra già completa”. Lo stesso Pep che ha voluto lasciare sulla lavagna del suo ufficio un messaggio per Ancelotti: “Con tanta stima, un grande in bocca al lupo”. Due giganti, che si susseguono su una panchina pregiata. Uno più altezzoso, l’altro più casereccio. Complementari, dopotutto.

Dopo le parole, anche i primi fatti e conoscenze: prima un giro nell’Allianz Arena – durante il quale ha ricevuto in regalo i tipici Lederhosen bavaresi – poi, nel pomeriggio, il primo allenamento con la squadra, insieme ai suoi assistenti. Foto di rito e Säbener Straße piena di tifosi. Sarà pure italiano, ma si appresta a diventare il più amato dai tedeschi. Viel Erfolg, Carletto.

Redazione

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