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Il ritorno e Perugia nel destino. Nesta: prima avventura in Italia, ripartendo da un playoff

“Pronto per una nuova sfida”. Sei mesi dopo, Alessandro Nesta questa “nuova sfida” l’ha trovata e si chiama Perugia. Da Miami alla Serie B, il ritorno in Italia è ormai cosa fatta. “Entro lunedì 14 sarà comunicato il nome del nuovo responsabile tecnico della prima squadra”. Magari oggi. Il 13, non a caso, anche se non è più sulle sue spalle. Come se fosse un film, ‘Ricomincio dal tre…dici’. Esattamente a distanza di 6 anni da quel Milan-Novara degli addii. Occhi lucidi, mano a aperta verso l’alto a salutare il popolo rossonero a San Siro. “Addio Milan, qui dieci anni meravigliosi ma ora è il momento di andare”. E giù il sipario. Lui, Gattuso, Seedorf, Zambrotta e Inzaghi. Già, Pippo. Altro incrocio. Stop, rewind e riecco quel filo rosso che torna a legarli di nuovo. L’Empoli già promosso domenica prossima e poi i playoff che molto probabilmente per il Perugia inizieranno con una sfida al Venezia. Alessandro contro Pippo. Nesta contro Inzaghi. Sfida e flashback… mondiali. E tutto 18 anni dopo il diluvio di Perugia. Eccola ancora, nel suo destino. Ricordo felice. Quel 14 maggio 2000 Nesta non lo dimenticherà mai: il suo primo scudetto. Lazio-Reggina all’Olimpico, Perugia-Juventus al Curi. Il 3-0 in casa e la vittoria decisiva ‘bagnata’ dal risultato maturato in Umbria, sotto il diluvio. Dopo quel titolo: due scudetti, altre due Coppa Italia, tre Supercoppe, due Champions League, tre Supercoppe UEFA, un Mondiale per club e quello di Germania con l’Italia.

Niente pioggia oggi a Perugia ma Nesta in tribuna. E’ tornato in Italia, pronto a guidare la squadra fino al termine di questa stagione, per adesso. Maglioncino nero, pass all area e selfie con chi (forse) sa poco o niente dello scudetto vinto nel 2000 anche grazie a quel Perugia. Perché i più giovani possono conoscere il Nesta allenatore oltreoceano ed il giocatore solo raccontato da chi l’ha vissuto in tutte le sue sfumature. Dal biancoceleste al rossonero, fino all’azzurro. E adesso? Il Grifone, a playoff conquistati e dopo l’esonero di Breda a cui non è bastato l’1-1 di ieri pomeriggio contro il Novara per restare in panchina fino alla fine.

Ministro della difesa, ora allenatore studioso. “Mi incuriosiscono Gasperini, Sarri e Conte”, aveva confessato in una recente intervista. Due anni al Miami di Maldini, poi l’addio e quella ricerca di “una nuova sfida” iniziata proprio dopo un’eliminazione ai rigori nella semifinale playoff contro i New York Cosmos. Dalla seconda divisione americana alla Serie B. Ripartendo, ancora, dai playoff. E lo fa insieme a Lorenzo Rubinacci, come secondo, con cui ha lavorato insieme anche a Miami. Uomo fidato e con un passato già nel Perugia di Cosmi, dal 2001 al 2005. Un nuovo viaggio inizia, a difesa di quella conquista chiamata playoff. Tra corsi, ricorsi e ricordi. Nesta ricomincia dal tre…dici.


Redazione

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