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Il ritorno del ‘Pistolero’: Suarez si riprende l’Uruguay, 640 giorni dopo il morso a Chiellini

Dal Brasile al… Brasile: 640 giorni dopo il morso a Chiellini durante Italia-Uruguay del Mondiale 2014, Luis Suarez è tornato a vestire la maglia della sua Nazionale. Scontata la squalifica seguita a quell’episodio, il Commissario Tecnico dell’Uruguay Oscar Washington Tabarez non ha esitato a schierare dal primo minuto il ‘Pistolero’ in coppia con Cavani. Il talento del fuoriclasse del Barcellona è troppo importante per la ‘Celeste’ e lui ha ripagato con una grande prestazione, indossando anche la fascia di capitano della sua squadra.

La partita contro il Brasile, valida per le qualificazioni ai Mondiali del 2018 in Russia, ha rappresentato un test importante per le due squadre, tra le più forti del panorama sudamericano: il 2-2 finale ha rispecchiato i valori in campo. La squadra di Dunga è partita fortissimo, passando in vantaggio dopo meno di un minuto di gioco grazie ad un gol di Douglas Costa. Il 2-0 è stato realizzato da Renato Augusto prima della mezz’ora di gioco. Partita finita? Neanche per sogno. L’Uruguay è stato abile nell’accorciare le distanze prima dell’intervallo grazie ad una rete di Cavani, poi ad inizio ripresa, ecco l’uomo più atteso: Luis Suarez, che ha pareggiato i conti. La rete dell’attaccante del Barcellona, oltre a permettere alla sua Nazionale di ottenere un punto importante, è significativa a livello personale: il Brasile era l’unica squadra delle 9 della Conmebol, l’associazione che riunisce le federazioni calcistiche dei paesi del Sudamerica, a cui il ‘Pistolero’ non avesse mai segnato in carriera.

Il pareggio ottenuto in Brasile può essere considerato un ottimo risultato per l’Uruguay, che mantiene il secondo posto nel girone di qualificazione, dietro l’Argentina e davanti proprio alla squadra di Dunga, ma non interrompe la striscia di partite senza vittorie della ‘Celeste’ in terra brasiliana. L’ultimo successo porta la firma di Schiaffino e Ghiggia. Mondiali 1950 in Brasile, il ‘Maracanazo’, la tragedia sportiva per i brasiliani: l’Uruguay vince 2-1 in rimonta la finale e conquista il titolo. Da quel momento le due Nazionali si sono affrontate 8 volte, con il bilancio che recita 4 pareggi e 4 sconfitte.

Nel Brasile è tornato a giocare Ricardo Oliveira, passato nel Milan senza lasciare il segno e richiamato in Nazionale da Dunga a 35 anni. Diversi i giocatori che militano nella Serie A chiamati dai due allenatori: Miranda e Vecino hanno disputato l’intera gara, mentre Alex Sandro nel Brasile e Gaston Silva e Laxalt nell’Uruguay sono rimasti in panchina per tutti i 90 minuti.

di Massimo Mattacheo

Redazione

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