Un record in un Europeo non bastava. Un numero uno doveva, per forza, farne almeno due, o tre. Per poi dire basta, almeno con la Nazionale. Gabor Kiraly ha detto addio all’Ungheria. Ora solo Haladas, il suo club. A quarant’anni, stop.
Tre record ad Euro 2016, per lui: Kiraly, con i suoi 40 anni è 86 giorni, è stato il giocatore più anziano di sempre ad aver giocato una partita in una fase finale di un Europeo, e poi ha totalizzato il numero più alto di parate in una partita. Dieci, contro il Belgio, in un quattro a zero che poteva avere ben altro risultato, se non fosse stato per il numero uno col pigiama. E sempre col Belgio, il terzo record (migliorato): 107 presenze con la Nazionale.
Il vecchio e il bambino, dicemmo, di lui e Marcus Rashford. Così vicini e così lontani, anche. Agli antipodi ma non troppo di un Euro 2016 che ha fatto conoscere al mondo intero la storia del portiere col pigiama e del ragazzino esploso con Van Gaal e che ora verrà allenato da Josè Mourinho.
Gabor Kiraly continuerà a giocare nella sua squadra, il suo Haladas, mentre con la Nazionale basta: “Ho dato tutto, ma il mio corpo mi ha segnalato che sono arrivato al limite” ha detto lo stesso Kiraly per motivare la sua scelta, dopo 107 presenze con la Nazionale ungherese. Ora basta, solo calcio di club, ma la Nazionale resterà sempre nel suo cuore. Un numero uno che lascia da idolo, nel suo paese e non solo. Un’uscita da grande, un’uscita da numero uno.
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