Insigne, Mertens e Callejon: tutti e tre in gol, insieme! E qual è la novità? Nessuna. Napoli-Feyenoord come tante altre partite in cui i tre attaccanti azzurri hanno segnato e dato spettacolo. Già 16 gol in tre tra campionato e Champions League. E siamo soltanto a settembre… mica male! La risposta giusta a chi, dopo l’infortunio di Arkadiusz Milik, temeva che il Napoli avesse perso un’arma importante in chiave offensiva. Certo, in qualche partita mancherà la fisicità del polacco.Ma Sarri si gode i tre piccoletti terribili lì avanti e con loro può di certo dormire sonni tranquilli.
Sono loro i protagonisti della notte del San Paolo. Oltre a… Pepe Reina! Che per 90′ è quasi spettatore aggiunto, in una partita che il Napoli domina e vince senza storia. Ma quando viene chiamato in causa, lo spagnolo di certo non si fa trovare impreparato. Ed è proprio questa, forse, la caratteristica che distingue un grande portiere da quelli comuni. Quell’abilità nel restare concentrati anche quando l’avversario non ti sollecita particolarmente.
Ed è così che Pepe ha respinto i tentativi del Feyenoord e… qualche critica. Che gli era stata rivolta dopo la partita di Ferrara, risolta da Ghoulam nel finale dopo il 2-2 della Spal a 12 minuti dalla fine che aveva complicato una gara che il Napoli doveva vincere per restare a punteggio pieno. Punizione di Viviani e palla che s’insacca sul suo palo. Reina colpevole? Il primo a difenderlo è stato Maurizio Sarri: “E’ un luogo comune quello che il portiere non possa prendere gol sul suo palo. La situazione era difficilissima, la barriera lunga e i primi due si sono inchinati, quando ha visto la palla era ormai tardi. Poteva fare il paraculo e mettersi sul suo palo, ma avrebbe preso gol 8 volte su 10 sull’altro. Ed invece ha preso un gol da uomo, non da paraculo”.
La difesa di Sarri e poi quella di Reina. Che ha risposto con il silenzio e con i fatti. Alla prima occasione. Rigore per il Feyenoord e… parata! Tiro di Toornstra respinto, tentativo del Feyenoord di rientrare in partita rispedito al mittente e terreno spianato per il tris di Callejon. Il primo a respingere le critiche è stato Sarri, il secondo Reina e poi… il San Paolo! I tifosi azzurri si sono schierati con il portiere spagnolo, dedicandogli
un’ovazione dopo il rigore parato: “Pepe, Pepe…”. Gli stessi applausi che, poco dopo, hanno accompagnato un’altra grande parata dello stesso Reina.
E pensare che lo spagnolo, questa due giorni di Champions League, avrebbe potuta viverla a Parigi. Ricordate gli ultimi giorni di mercato? La corte del PSG dopo una lunga estate in cui il futuro di Reina è sempre stato in dubbio: tra addio, possibilità di rinnovo e altri nomi accostati alla porta azzurra. “Avanti con Reina”: l’ordine di Sarri e la volontà della società azzurra. Che ha deciso di proseguire lo spagnolo, ancora in scadenza di contratto. Poi, il resto, è storia nota. Le critiche, spazzate via in una notte, il rigore parato e l’ovazione del San Paolo: la notte da protagonista di Pepe Reina.
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