Quattro i gol stagionali, anche se la gioia personale mancava da tanto tempo. Lucas Torreira, infatti, non batteva il portiere avversario dallo scorso 19 novembre, quando a farne le spese furono Buffon e la Juventus. Ha aspettato l’altra squadra di Torino per ripetersi, nonostante una marcatura asfissiante da parte di Baselli: “Gol bello, che è servito ad aprire una partita difficile – ha poi dichiarato il centrocampista blucerchiato in zona mista al termine del match – Peccato aver poi subito il pareggio, ma abbiamo fatto una grande partita contro un avversario molto forte”. Sì, perché il Torino, come giustamente ricordato da Giampaolo, ha pareggiato tanto quest’anno, ma perso poco. Solo quattro le sconfitte per i granata, che quest’oggi hanno portato a casa il sesto risultato utile consecutivo. Serviva una giocata, dunque, per poter provare il colpaccio. Serviva una delle sue punizioni e Torreira ha risposto presente. Anche perché oggi non giocava da solo, ma qualcuno lo guardava da lassù. Ecco il motivo della sua esultanza, di quella P mimata con le dita della mano e di quelle braccia alte verso il cielo: “Era per una persona che se ne è andato pochi giorni fa – ha raccontato l’uruguaiano – si chiamava Pichuri, un allenatore che avevo nelle giovanili, questo gol è per lui”. E’ tornato a segnare, dunque, Torreira. Ma questa volta è diverso, questa volta la dedica è speciale. Il suo vecchio allenatore avrà sicuramente apprezzato.
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