Test di allenamento piuttosto probante per il Torino di Sinisa Mihajlovic. Non tanto per il volenteroso avversario, il Chieri, quanto per le condizioni atmosferiche: a Torino piove regolarmente da giorni, e il freddo comincia a farsi sentire. Ma non per questo sono mancati i tifosi sugli spalti: oltre 500 persone sono infatti accorse per assistere alla partita contro la formazione locale, cominciata alle 15.00 al Filadelfia. Tanti i commenti sugli spalti, relativi alla partita che, nel frattempo, andava svolgendosi e che vedeva il Toro non brillare particolarmente contro il Chieri: la vittoria finale per 3-0 mostra quanto fosse bloccato il gioco, anche alla luce del fatto che mancavano tutti gli elementi migliori a disposizione dell’allenatore.
Erano assenti i Nazionali (Ljajic e Belotti in primis), e con loro mancavano anche Sirigu, N’Koulou, Obi e Falque, oltre agli acciaccati Barreca e Bonifazi. Mihajlovic, è il dato sicuramente più interessante della partita, ha lavorato però sul 4-3-3: il cambio modulo sembra ormai una certezza per l’allenatore, dopo le gare convincenti contro Cagliari e Inter che hanno permesso di cambiare rotta a fronte di una serie di risultati negativi. A segno, nel primo tempo, Sadiq (poco brillante, in generale): gol su assist di Boyé, che finisce nel tabellino dei marcatori con un buon gol di testa. La terza rete nel secondo tempo è arrivata con Lyanco, sempre di testa da corner. La prova è stata utile soprattutto per far riprendere il ritmo a chi, proprio come il brasiliano o Acquah (sfortunatissimo a colpire un palo), non giocava da diverso tempo o per alcuni Primavera (come Bedino, terzino destro, Millico e Rivoira, esterni) per mettersi in mostra tra i più grandi.
Valentino Della Casa
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