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Il dolore, la rinascita e il paragone con CR7. Pjaca raccontato dal procuratore Naletilic: “Offerte da mezza Europa, ma la Juve non le ha nemmeno guardate”

Classe 1995, 22 anni e tanta voglia di spaccare il mondo. Sì, perché Marko Pjaca si prepara alla sua seconda vita da calciatore, lui che è arrivato come una giovane stella a Torino ma che la Juventus l’ha dovuta guardare soprattutto dalla tribuna. Prima l’infiammazione al perone, poi l’infortunio al crociato in Nazionale. Un anno infernale per l’attaccante croato, che però adesso sta tornando. Già quattro le partite con la Primavera bianconera, dove naturalmente fa la differenza. Però i campi da calcare sono ben altri e lui lo sa bene: “Marko mi dice che si sente bene ed è pronto per rientrare e fare qualche minuto partendo dalla panchina. Le partite con la Primavera lo hanno aiutato parecchio a livello psicologico”. A dirlo è Marko Naletilic, procuratore di Pjaca, che ha parlato in esclusiva a Tuttosport: “Allegri e i dirigenti considerano Pjaca l’acquisto di gennaio? Se lo dicono loro, immaginate cosa possa pensare io che ho sempre avuto un debole per Marko”. Già, perché la Juventus davanti ne ha tanti, ma ha bisogno anche di lui per affrontare al meglio la seconda parte di stagione. Soprattutto ora, dopo aver rimandato al mittente le tante offerte pervenute: “Mi hanno chiamato dall’Inghilterra, dalla Germania, dall’Italia e dalla Francia. Il discorso, però, si è fermato subito perché la Juventus non vuole nemmeno ascoltarle, le proposte. Allegri ha sempre avuto parole importanti per Pjaca e questo per il ragazzo sarà un ulteriore stimolo”. E che giocatore sarà beh, su questo ci sono pochi dubbi: “Più affamato! Questi grossi infortuni da un lato ti tolgono, ma dall’altro ti fortificano. Soffrire e ripartire da zero ha trasmesso una carica pazzesca a Marko. L’ho visto avvilito solo il giorno che gli hanno comunicato che si sarebbe dovuto operare ai legamenti del ginocchio. No, durante la riabilitazione è sempre stato sereno e positivo”. Pjaca ritroverà una Juventus con almeno due esterni d’attacco in più nel suo ruolo: Douglas Costa e Bernardeschi. «E qual è il problema? Nei top club è così. Marko ha qualità importanti e non ha mai temuto la concorrenza, altrimenti avrebbe fatto altre scelte in passato”. Oltretutto Allegri sostiene che Pjaca possa evolversi in in centravanti. “Non è il primo allenatore che lo dice e lo penso anche io. Pjaca può fare l’esterno, il trquartista e pure la punta. L’importante è che giochi avendo la possibilità di putare sempre il difensore e di guardare la porta in faccia. Più che alla Higuain, lo vedo come attaccante alla Cristiano Ronaldo”.

Redazione

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