Un portiere di gol, in carriera, ne subisce tanti. Dal più scarso al più forte, di palloni in fondo alla rete se ne raccolgono un’infintà. Ovvio, l’obiettivo numero uno resta parare, ma l’eventualità di prendere gol c’è sempre. Che poi non è vero che per un portiere i gol subiti sono tutti uguali.
Chiedere a Julio Cesar, che oggi, nella conferenza stampa di presentazione di Napoli-Benfica, ha parlato di Francesco Totti, uno che di gol contro gliene ha fatti. Eccome. Ma uno resta superiore a tutti, in una carriera intera: “Il più bel gol che abbia mai subito“. Otto parole per descriverlo, Checco, otto parole per rendere quella perla di San Siro ancora viva, undici anni dopo.
Partenza da prima del centrocampo, dribbling e controllo di palla con la solita classe fino al limite dell’area. Poi l’invenzione, il genio, la libidine giallorossa e la standing ovation nerazzurra: cucchiaio a Julio Cesar e 0-2 momentaneo Roma. Applausi scroscianti da tutto San Siro, un gol così non si vede quasi mai.
E allora giù il cappello, anche da Julio Cesar, undici anni fa rookie in Serie A ed ora espertissimo portiere del Benfica. Che ricorda così Tott0 durante la conferenza stampa che precede la partita del San Paolo contro il Napolii: “Un campione assoluto. Abbiamo giocato contro tante volte. Gli faccio tanti auguri per i suoi quarant’anni. Ieri mio figlio su un social ha visto il gol che mi fece Totti al mio primo anno in Italia, a San Siro. Il più bel gol subito in carriera“. Basta questo.
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