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Il campo da calcio come ring e l’idolo Ronaldinho: ecco Marko Pjaca, talento croato che piace ai club italiani

Una madre campionessa di judo, un padre con alle spalle una carriera nel wrestling. Quale eredità sportiva passa ad un figlio? Il calcio! E’ la storia di Marko Pjaca, esterno offensivo della Dinamo Zagabria, che ha scelto come ring il campo da calcio: “Non ho seguito le orme dei miei genitori ma non ne sono rimasti delusi. Ho sempre voluto diventare un calciatore”.

Primo approccio al mondo del calcio quando frequentava le scuole elementari, quando all’altalena e allo scivolo ha iniziato a preferire il pallone. Da qui, i primi allenamenti con la ZET Zagreb, squadra locale, poi il passaggio (breve) alla Dinamo. “Meglio stare in un club meno noto e giocare, piuttosto che in una squadra conosciuta ma restare in panchina”, motivò così il ritorno alla ZET. Idee chiare, fin dall’inizio. Poi due stagioni alla Lokomotiva, altra fucina di talenti croati in cui hanno giocato in passato anche Brozovic e Kramaric. Qui è cresciuto ancora, tecnicamente e come calciatore umile in grado di dare il massimo anche in uno stadio senza spettatori. Tutta un’altra storia alla Dinamo, e ancora di più adesso Euro 2016, dove invece ha vissuto l’emozione di giocare difronte a migliaia di tifosi. Ma questo non l’ha cambiato. Sempre con la testa sulle spalle, mai protagonista di eccessi fuori dal campo. Il suo idolo? Ronaldinho. “Ha giocato un calcio incredibile. Il suo stile di gioco è conosciuto da tutti ed è sempre sceso in campo col sorriso. Per me è così che si deve praticare questo sport”.

La scorsa stagione con la Dinamo Zagabria ha collezionato 28 presenze in campionato, 8 gol e 4 assist, più 12 apparizioni in Champions League tra preliminari e fase a gironi. Uno dei talenti più interessanti della Croazia, ha presto attirato su di sè gli sguardi interessati di diversi club d’Europa. All’estero occhi vigili di Liverpool e Borussia Dortmund. E in Italia? In principio fu la Fiorentina, con Pantaleo Corvino che voleva portare il giocatore già a Bologna lo scorso gennaio. L’Inter è interessata, ma non è ancora partita alcuna trattativa. A contendersi il gioiellino croato in quella che è diventata una vera e propria volata sono allora Juventus e Milan. In rossonero sarebbe una star nel reparto avanzato di Montella, alla corte di Allegri, invece, dovrebbe conquistarsi un posto e battere la concorrenza di tanti campioni. Paura? Nemmeno un po’: Pjaca, carattere da duro, accetterebbe la sfida.  La Dinamo Zagabria chiede, per il suo cartellino, tra i 13 e i 14 milioni: una cifra considerevole alla quale i club italiani pensano: dopo un Europeo così, vissuto da protagonista (forse non troppo a sorpresa) con la sua Croazia, il futuro del talento croato potrebbe essere sempre più lontano da Zagabria.

Il campo da calcio come ring, il rifiuto della panchina e l’idolo Ronaldinho: ecco Marko Pjaca, gioiello offensivo del centrocampo croato finito nel mirino delle italiane.

Guendalina Galdi

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