Categories: Interviste e Storie

​Il calcio si stringe intorno al Messico devastato dal terremoto. Colpito anche lo Stadio Azteca

19 settembre 1985 – 19 settembre 2017. A 32 anni esatti dal devastante sisma che causò oltre 10.000 morti, ieri in Messico, la terra è tornata a tremare. Una trentina di edifici si sono sgretolati in pochi secondi, lo stadio Azteca, quello della “Partita del secolo” dei Mondiali del ’70, ha una crepa visibile a occhio nudo.

Il bilancio delle vittime si aggrava di ora in ora, non si contano gli sfollati e più di 4 milioni di persone sono rimaste al buio. In questi istanti la corsa contro il tempo non concede tregua.

Quando servono mani per scavare e braccia per sollevare, qualsiasi parola sembra (anzi è) superflua. Ma al di là di chi laggiù può concretamente fare qualcosa, viene spontaneo adottare qualsiasi modo per stare vicini a chi vive un dramma. Da lontano, ma in modo diretto.

Anche lo sport, incluso il calcio, fa quello che può, aiutato dal web e dei social network, che in questi momenti veicolano in modo immediato parole e sentimenti. Da ieri sono molti i messaggi tra i profili di giocatori, società e allenatori.

Tutti con il Messico, tutti #FuerzaMexico, tra preghiere e bandiere. In Italia non poteva mancare il cordoglio di Irene Martinez, moglie di Hector Moreno, difensore della Roma e della Nazionale messicana. Ma nemmeno quello di Marchisio, Dybala e del Papu; e poi infiniti messaggi dall’estero: da Pinilla a Javi Martinez. Da David Villa a Jeison Murillo; da Cristiano Ronaldo e Sergio Ramos a Pato, Griezmann e Aguero; e poi Suarez, de Gea e Lucas Vasquez.

Sentitissimo, soprattutto, il messaggio del messicano Hector Moreno, difensore della Roma: “In questo momento sono molto scosso – ha dichiarato sul sito dei giallorossi – Non ci sono parole per descrivere il dolore che provo per la tragedia che ha colpito la mia popolazione. Voglio inviare un abbraccio forte a tutte le famiglie colpite dal terremoto e un pensiero all’eccezionale lavoro dei soccorritori. Fuerza Mexico”.

Non manca il sostegno dei club, come Milan, Inter e Sampdoria e degli allenatori, come Carlo Ancelotti.

Il calcio è stretto intorno al Messico, sperando e pregando perché le macerie non restituiscano solo vittime.

Nel frattempo non si può che continuare a rivolgere affetto a questo Paese, nella loro lingua e sotto la stessa bandiera.

Fuerza Mexico

Redazione

Dal 2011 ne abbiamo fatta di strada, sempre con voi al fianco. Ci piacciono le notizie, il mercato, il calcio. Sì, ma soprattutto le storie, le emozioni, il bello che questo mondo può regalare. E amiamo raccontarvelo.

Recent Posts

Roma, problema al quadricipite per Pellegrini: si teme una lesione

La Roma monitora le condizioni di Lorenzo Pellegrini, che ha accusato un problema al quadricipite:…

10 minuti ago

Serie B, tra conferme e sorprese: la top 11 over 23 dopo 17 giornate

  Dalla solidità dei veterani alle sorprese più convincenti: dopo 17 giornate il campionato cadetto…

54 minuti ago

Serie B, la top 11 under 23 del 2025

Da Desplanches a Ghedjemis, fino alle sorprese Cissè e Cacciamani, ecco la top 11 under…

1 ora ago

2025, il mercato che è stato: la top 11 degli acquisti in Serie A

Chi sono stati i migliori acquisti del 2025 in Serie A? Ecco la nostra top…

16 ore ago

I “most improved”: le sorprese del 2025 nel calcio

La lista con alcuni dei giocatori che hanno visto accrescere di più il proprio valore…

18 ore ago

Douglas Luiz sulla Juventus: “Un anno difficile, ora sto bene”

Le parole di Douglas Luiz, ex centrocampista della Juventus e ora al Nottingham Forest, al…

19 ore ago