Categories: Interviste e Storie

Il calcio come passione, tanti auguri Papa Francesco

Chi l’ha detto che un uomo di chiesa non può avere una squadra del cuore? Sì, perché anche il calcio è una fede. E lo è anche per Papa Francesco. Racchiusa in un numero: 88235N-0, quello della sua tessera da socio del San Lorenzo. La sua passione per il calcio nasce da quando era bambino. Dopo la scuola, via in piazzetta a giocare. Di corsa tra le case basse del barrio in cui è cresciuto. Non bravissimo, nessun sogno da campione, solo divertimento: “A Buenos Aires a quelli che giocavano a calcio come me, li chiamavano pata dura”. Commenti tecnici da bambini. Non giochi bene? ‘Ma che hai due piedi sinistri?’. “Ma io giocavo lo stesso e spesso facevo il portiere”.

Il San Lorenzo la sua squadra, e un legame con lo sport nato anche grazie a suo padre che giocava a basket proprio nel San Lorenzo. Che orgoglio avere un tifoso così speciale. E come dimenticare tutte le partite viste al Gasòmetro, storico stadio del San Lorenzo. “La ricordo come fosse oggi la stagione del ’46. Blazina, Vanzini, Basso, Zubieta, Greco e Colombo, Imbelloni, Farro, Pontoni, Martino e Silva”. Formazione indimenticabile, da ripetere come una preghiera laica per continuare a celebrare una stagione da ricordare.

Non guarda la televisione Papa Francesco ma riesce comunque a tenersi informato sulle sorti in campionato del suo San Lorenzo chiedendo alle guardie svizzere, che lo aggiornano sui risultati. Il suo amore per il calcio è cosa talmente nota che tante squadre e nazionali che scelgono il Vaticano come tappa o piccola deviazione solo per incontrare Bergoglio. E magari fargli un dono, che sia un pallone autografato o una maglia ufficiale personalizzata con un 10 e il nome Francesco sulle spalle.

Il calcio come passione ma, fuor di retorica, anche come veicolo di valori, metafora di vita. Delusioni, soddisfazioni. Legami. Quelli che hanno unito per esempio la Roma e il San Lorenzo in un’amichevole per raccogliere fondi per le popolazioni terremotate, oppure i campioni del presente e del passato nella Partita della Pace, evento voluto dallo stesso Papa Francesco. Perché ormai il binomio calcio-fede non è poi così raro. Forse adesso ancora meno proprio grazie a lui, il Papa ‘pata dura’ appassionato di calcio, fedele al San Lorenzo sicuro che: “Per risolvere i problemi della vita bisogna guardare in faccia la realtà, pronti, come il portiere di una squadra di calcio, a parare il pallone da qualunque parte arrivi”. Tanti auguri Papa Francesco.

Guendalina Galdi

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