Difficile vederlo piangere, Pep Guardiola. Uomo verticale, rigido e netto in ogni sua decisione. La sua ultima avventura al Bayern Monaco finisce proprio così, però: rigore decisivo di Douglas Costa dopo uno 0-0 durato 120′ e pianto, inatteso. Lungo quindici minuti. Festa grande a Berlino per i bavaresi, ma a prendere la scena è solo lui. Mani agli occhi, abbracci con lo staff e con tutti i giocatori a fine gara. Confidenze a Xabi Alonso, abbraccio prolungato con Lahm, Müller, Vidal. Con tutti. E poi sotto l’Östkurve dell’Olympiastadion, a prendere l’applauso di quei tifosi del Bayern che in tre anni hanno avuto tutto, tranne la Champions League. Perdonata, forse, dopo un gesto di amore e di commozione così.
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