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Protti sugli spalti, Laribi segna con la 10 al 10′: lo Zar porta bene al Bari

"Ci credevo quando eravamo a -10, figurarsi ora che siamo a -6". Sono le parole con cui Igor Protti rilancia la sfida del Bari alla capolista Reggina nel girone C di serie C. Non veste più la maglia del Bari da 24 anni, dal 1996 quando lasciò il biancorosso dopo quattro stagioni, 46 gol e 112 partite giocate. Parla al plurale, nei panni di simpatizzante: quelli che l'ex attaccante ha indossato oggi pomeriggio allo stadio San Nicola in occasione di Bari-Picerno 3-0, vittoria coincisa con il ventunesimo risultato utile consecutivo nel Girone C di Serie C per la squadra allenata da Vincenzo Vivarini. Protti, in città per un evento solidale, non ha perso occasione per far visita allo stadio San Nicola, sua casa per un quadriennio nel quale era diventato anche capocannoniere della Serie A (stagione 1995/96, 24 centri) con un ruolo speciale, quello di amuleto. Tra un selfie e un autografo, con un occhio attento al campo.

FOTO DI DOMENICO BARI

La presenza di Protti, uno dei 10 per antonomasia della storia biancorossa, ha propiziato un gol dal forte valore simbolico: quello di Karim Laribi, valido per l'1-0 del Bari. Un calcio di punizione arcuato dai 30 metri che ha battuto Pane e avviato la festa del San Nicola. Il minuto sul cronometro? Il 10', del primo tempo. Quello sulla maglia di Laribi, arrivato a gennaio dal Verona via Empoli e alla prima marcatura in biancorosso? Ovviamente il 10. Picchi di classe, sugli spalti e in campo."Un grande gol su punizione del numero 10 al decimo minuto, un gol importantissimo – il commento di Protti a fine partita – perché il Picerno era molto chiuso. Una perla". Complimenti ricambiati dall'autore del gol: "Protti? Un totem, non scherziamo". Un idolo al quale la curva nord, sul punteggio di 2-0, ha tributato un coro unanime: "E Igor Protti facci un gol". Un inno al quale l'ex attaccante ha risposto alzandosi in piedi e applaudendo. Come successo per il bis di Mirco Antenucci (a quota 17 reti, nessuno come l'ex Spal nel girone C), rete che ha chiuso la partita prima del tris di Scavone. "Mirco è un grande attaccante, farà la differenza. Come la piazza di Bari: l'accoglienza è stata fantastica, è come tornare a casa. So quello che provo per Bari e quello che la gente lo prova per me". Parola dello Zar, parola di Igor Protti. Tifoso speciale in un pomeriggio da incorniciare per il Bari.

Luca Guerra

Nato un anno prima della caduta del Muro di Berlino, mi piace rompere gli schemi dell'informazione. Laureato in Scienze della Comunicazione, giornalista pubblicista, scrivo quando e in ogni modo possibile: il sedile di un treno o il banco di un fast-food sono ottime scrivanie alternative. Il giornalismo la passione di una vita, il calcio come stella polare di questa passione.

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