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Ibrahimovic: “Finché avrò adrenalina e degli obiettivi andrò avanti”

Questa mattina ho avuto dolori ovunque, ma finché ho degli obiettivi, finché ho adrenalina, vado avanti“. Esordisce così Zlatan Ibrahimovic, che ha rilasciato al The Guardian una lunga intervista. L’attaccante del Milan parla ovviamente del ritiro e della sua età.

 

 

Sto arrivando in un posto in cui bisogna lavorare per mantenermi al top. Continuerò a giocare finché posso, non voglio avere il rimpianto di aver smesso e magari tra un paio d’anni poter pensare ‘Avrei potuto continuare perché mi sentivo bene‘. Preferisco essere totalmente finito e dire: non ce la faccio più“.

Poi Ibra parla anche della nuova generazione: “Non ho problemi a soffrire, per me è come fare colazione. Molte persone non lo capiscono, tipo la nuova generazione. Loro, con tutte queste piattaforme, devono fare poco per ottenere credito mentre noi dovevamo fare molto di più. Sono orgoglioso di appartenere alla vecchia generazione“. 

 

 

Su Paolo e Daniel Maldini…

E a proposito di generazioni, Ibra parla anche di Paolo e Daniel Maldini: “Daniel è un bravo ragazzo, Paolo se voleva ucciderti (calcisticamente) ti uccideva. Sono felice non siano simili caratterialmente perché non è facile essere sempre paragonato a tuo padre, soprattutto con la carriera che ha avuto. Lo stiamo aiutando in ogni modo, io gi dico sempre ‘Fai il tuo gioco, combatti e ti aprirai la strada da solo‘. Ho giocato contro il padre e oggi gioco con il figlio… e forse anche Daniel avrà un figlio...”.

 

 

Il placcaggio ad Azpilicueta

Zlatan racconta del placcaggio fatto ad Azpilicueta in Nazionale: “L’ho fatto di proposito, non mi vergogno a dirlo, perché ha fatto qualcosa di stupido nei confronti di un mio compagno. Era una cosa stupida, ma lo rifarei lo stesso per fargli capire: ‘Non lo fai, cazzo. Non hai le palle per farlo contro di me, ma ti mostrerò cosa ti succede se lo fai a me‘. Ecco perché l’ho fatto. Non si prende in giro qualcuno che è a terra, non attacchi un cane che non parla. Attacchi chi è in grado di fare qualcosa. Troppo facile prendersela con i miei compagni che hanno 20 anni e sono tutti ragazzi simpatici. Spero che ora capisca“. 

 

Redazione

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