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I gol, la cucina e quella doppietta al Milan. Masucci si racconta: “Entella, quante analogie col Sassuolo. Pogba? Giocava come se fosse nel cortile di casa”

Rapido e tecnico, brevilineo. Gaetano Masucci appartiene a quella
categoria di giocatori forever young. Di anni invece ne ha 32 ma dà l’impressione di divertirsi a giocare a calcio come fosse
ancora un ragazzino. Tipo scherzoso, divertente. Che i compagni dell’Entella indicano
come l’anima dello spogliatoio.

Tanto spassoso quanto riservato nella vita di
tutti i giorni, con una passione sempre più diffusa tra i calciatori: la
cucina
. “Fuori dal campo mi dedico a mia moglie ed ai miei due bambini piccoli.
Nel tempo libero invece la mia passione è la cucina, mi rilassa. A casa cucino
io
– ha rivelato in esclusiva per Gianlucadimarzio.com La mia specialità? I
risotti.
Chiedete ai miei compagni che ho ospitato, mi hanno fatto tutti i
complimenti”.

Dalla cucina al campo, dove invece la specialità è la polivalenza
nel reparto d’attacco. Con l’apice della carriera raggiunto nel 2013 al
Sassuolo. Lo scenario suggestivo era quello del Trofeo Tim vinto proprio dai
neroverdi. Indimenticabile quella sera in cui fu protagonista assoluto grazie
ad una doppietta contro il Milan: “Premetto che era calcio di luglio, nemmeno
di agosto!
– ride – ma fu un’emozione immensa soprattutto per il palcoscenico.
Una bella sensazione personale. Ricordo lo strapotere della Juve e mi
impressionò Pogba: giocava con una semplicità tale che sembrava quasi si stesse esibendo nel cortile di casa.
Aveva uno strapotere incredibile”.

Che avventura,
quella al Sassuolo. 10 anni contraddistinti da una scalata incredibile dalla C
alla A
. Rewind. “Ho ancora tanti amici lì, su tutti Magnanelli. Si merita tutto
ciò che ha ottenuto e se l’è sudato sul campo. Anche di Di Francesco ho un bel
ricordo: sa far giocare bene come pochi. Durante l’anno con lui
in A mi veniva più facile giocare perché lo facevamo ormai a memoria. Invece le
qualità di Berardi si vedevano fin da subito, un predestinato che secondo me
diventerà un grandissimo”
. E nessun rimpianto per non essersi confermato anche
in Serie A: “Penso che ognuno nella vita ottenga ciò che si merita. Ho avuto
diversi problemi fisici sì, ma sono contento della mia carriera”
.

Ora l’Entella
se lo gode. Tante le analogie riscontrate tra i biancocelesti e la squadra del
presidente Squinzi. Se lo dice lui, c’è da credergli: “Simili per la grandezza
della città, per il seguito, per l’ambiente tranquillo e la struttura della
società. Arrivare dov’è arrivato il Sassuolo è dura: loro sono una realtà. Ma
anche noi siamo ambiziosi e non sappiamo cosa ci riserverà il futuro…
. Sicuro
di come potrà togliersi diverse soddisfazioni anche in biancoceleste: Lavoriamo
bene, la società è forte e ci dà sicurezza
. Avevamo già un gruppo solido,
quello dello scorso anno, rafforzato con innesti di valore. Di certo abbiamo
ampi margini di miglioramento
e non ci poniamo obiettivi, sempre dopo aver
raggiunto la salvezza. La partita rimandata ad Ascoli ci ha un po’ frenati ma un
periodo così ci può stare”.

Ma comunque finirà la stagione per lui l’importante rimarrà sempre “divertirsi giocando a calcio”. E se così sarà, potrà ritenersi soddisfatto. Perchè per certi giocatori come Masucci, il calcio rimarrà sempre un divertimento, al di là dell’età.