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Milan, derby, Europa League. A tutto Higuain: “Con Gattuso possiamo volare”

Chiamatelo uomo dei derby. Ma quello che giocherà domenica con il suo Milan, avrà un sapore diverso rispetto a tutti gli altri. Gonzalo Higuain, che di stracittadine ne ha disputate 36 da quando ha iniziato la sua carriera di calciatore in Argentina, è pronto per una nuova affascinante avventura. Il derby della Madonnina non lo spaventa, anzi, lo esalta. “Sarà bello giocarlo, ma stiamo vivendo l’attesa con tranquillità” si confessa in una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport, “mi ricorda quello di Madrid. E poi giocare a San Siro è bellissimo, e posso dirlo… da avversario“.

Le aspettative sono molte, il Milan è tornato ad avere un rapporto con il gol ottimo (ma dobbiamo imparare a difendere meglio…“) proprio grazie alla presenza del Pipita, che però attribuisce ad altri questi meriti: “Io cerco sempre di fare il massimo, ma devo dire grazie a un allenatore capace di esprimere il calcio che piace a me. Con Gattuso si percepisce che c’è qualcosa di diverso: lo senti quanto ama il calcio, sta provando a farmi tirare fuori il meglio, e non pensate che siano tanti gli allenatori così. Ha ragione Romagnoli, la squadra morirebbe per seguirlo“.

Da un allenatore a un altro, chi gli ha dato di più ha un nome e cognome: “Si tratta di Sarri, senza dubbio. Ma Gattuso non è così diverso da lui” continua Higuain. “Entrambi hanno una voglia matta di vincere da morire, e sono contento di essere qui al Milan, perché oltre al progetto mi hanno cercato con molta convinzione. Al Chelsea mi voleva solo una persona: Sarri, appunto. Qui è diverso“.

Sarri, il Napoli, De Laurentiis… Un trinomio che per Higuain vuole dire molto: “Purtroppo so che i tifosi mi odiano. E come me anche molti altri giocatori: Lavezzi e Cavani per esempio. Per non parlare di Sarri, che era sotto contratto ma con già un altro allenatore in arrivo. Alla fine è colpa di tutti, tranne che di De Laurentiis. Tutti litigano con lui ma la gente insulta gli altri. Con me ha guadagnato 94 milioni: un giorno racconterò quello che penso, ora non posso…“.

Meno complicato è stato invece l’addio alla Juventus: “Dopo la Coppa Italia si vedeva che era cambiato qualcosa. Poi arrivò Ronaldo e mi dissero che stavano cercando una soluzione per me. Il Milan è stata la scelta migliore, ma non ho alcun sentimento negativo nei confronti della Juve: ho vinto diversi titoli e Allegri mi ha insegnato alcune cose molto importanti, come aiutare la squadra a difendersi“.

Il discorso poi torna sul derby e sugli obiettivi a medio e lungo termine. Del Milan e di Higuain. “Sarà stimolante avere di fronte avversari come Skriniar e De Vrji, sono difensori tosti. Icardi? È un assassino in area di rigore, ha un grande gioco di testa, ma questo è calcio, non tennis: non siamo attaccante contro attaccante, ma undici contro undici. Cosa vorrà fare il Milan? Per lo scudetto ci manca ancora qualcosa, se non siamo attaccati alla Juventus è solo colpa nostra. Ma Europa League e Coppa Italia, che sono più brevi, dobbiamo provare a vincerle. Ora però la testa è solo all’Inter e a quella vittoria. Sarebbe bello essere come Shevchenko e Inzaghi che hanno segnato al loro primo derby. La prossima volta potrebbe essere con un Ibrahimovic in più: “Bisogna chiedere alla società. Ma a me piace giocare con i grandi giocatori. E lui lo è“.

L’intervista completa a Higuain sulla Gazzetta dello Sport di oggi

Redazione

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