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Higuain: “Ricevute tante critiche in Europa, in MLS ho ritrovato la tranquillità”

Dopo 13 anni tra Spagna, Italia e Inghilterra, Gonzalo Higuain ha iniziato lo scorso weekend la sua terza stagione con la maglia dell’Inter Miami.

  

“Ho trovato la tranquillità emotiva che cercavo”

 

“Ho giocato per 15 anni nelle migliori squadre del mondo, ho segnato più di 300 gol, tre Mondiali e quattro Copa America. Come mi influenzerà ciò che arriva da un’altra persona che non sa nemmeno cosa fa della sua vita e basa le sue frustrazioni su di me? Al contrario, io rido, così El Pipita a Olé. 

 

L’attaccante dell’Inter Miami si è soffermato sulle critiche ricevute negli anni in Europa: “Ti adatti perché altrimenti devi andartene. Il calciatore riceve più critiche che elogi. È stato un momento della mia vita che ho sofferto, ma quando ti adatti, non è che poi diventi impermeabile alle critiche, perché le quelle fanno sempre male, ma in un altro modo. Quando si cresce si prendono da chi viene o da come viene detto, da come viene inteso, se vende o no. Si diventa diversi quando si tratta di ricevere critiche”.

 

 

L’argentino ha parlato anche del presente negli Stati Uniti: “Sono arrivato in un mondo totalmente diverso sia dal punto di vista culturale che calcistico. È stato un grande cambiamento, ma sempre con l’illusione di fare le cose bene. L’anno scorso non è stato un buono e quest’anno cercheremo di migliorare le cose. Mi sento meglio, conosco meglio il campionato e i tifosi meritano di essere felici perché vengono sempre allo stadio, ci sostengono ed è un modo per premiare lo sforzo che fanno”.

 

 

L’ex Napoli, Juventus e Milan ha poi parlato della MLS: “Cercavo tranquillità emotiva e interiore, l’ho trovata. A livello di sicurezza, rispetto, critica, sono uscito da tutto quel vortice che c’è in Europa. Non pensavo che avrei ottenuto così tanto. Volevo tornare al dilettantismo, come quando giocavo nelle giovanili. Qui non c’è malizia, né sospetto, né invidia. Se un giornalista fa una critica, la fa con rispetto. Qui se giochiamo in casa arriviamo due ore prima della partita, mia figlia può scendere in campo con mia moglie… ci sono meno regole, tutto è più naturale. Sembra che tu giochi a calcio nei fine settimana e durante la settimana ti rilassi. È un campionato molto bello da giocare e ti permette di essere felice anche fuori dal campo”.

Redazione

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