“So che stiamo parlando di una generazione diversa dalla mia e non sono un dittatore, ma credo che la comunicazione sia vitale sia in campo che fuori”. Così l’allenatore dell’Hibernian, Neil Lennon, ha deciso di vietare l’utilizzo dei telefoni cellulari ai suoi ragazzi, creando per loro una sorta di ‘universo a sé’ lontano da social, messaggi WhatsApp e qualsiasi tipo di influenza esterna.
Un approccio forse un po’ all’antica ma con un obiettivo ben preciso: rafforzare i rapporti in campo e fuori tra tutti i suoi giocatori, perché secondo quanto afferma l’allenatore le conversazioni tra i giocatori sono importanti: “I ragazzi sono d’accordo con me. Stiamo facendo molto bene insieme e siamo un gruppo affiatato”. Negli ultimi anni l’Hibernian sta ottenendo buoni risultati, con l’ex guida del Celtic che ha spiegato alla BBC la decisione – e la necessità – di allontanare i suoi ragazzi dall’influenza del mondo esterno: “Alle domande più banali, come ad esempio ‘come stanno tua madre tuo padre’ o ‘come pensi di aver giocato ieri’, in molti oggi ti rispondono a monosillabi. Se invece gli dai un telefono in mano sono pronti a scrivere un’opera intera come ‘Guerra e pace’”.
“Sfortunatamente molti ragazzi di oggi sono influenzati dall’opinione pubblica e da ciò che leggono su Facebook, su Twitter e sugli altri social ma penso che possa essere molto positivo ritagliarsi dei momenti lontano da tutto questo, che può provocare loro grossi danni”. Così Lennon ha pensato questa sorta di ‘oasi’ fatta di 4-5 ore di solo calcio e chiacchiere tra ragazzi, anche e soprattutto per favorire l’inserimento dei più giovani. “Devono pensare alla squadra come a un posto in cui divertirsi lasciando fuori dal gruppo le preoccupazioni”.
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