Categories: Interviste e Storie

CD Hernán Cortés, il paese di 1.000 abitanti che sogna in Copa del Rey

Come può una squadra di un paese di 945 abitanti sfidare un club di prima fascia? Per dare una risposta dobbiamo spostarci in Spagna, più precisamente a centro-ovest. La Copa Del Rey, ancora una volta, regala sogni e una storia che merita di essere raccontata. Nel primo turno della competizione, infatti, il Real Betis sfiderà il CD Hernán Cortés, club che disputa la Primera Extremeña, il sesto livello di competizione del campionato spagnolo organizzato dalla comunità autonoma dell’Estremadura. Non lasciatevi ingannare dal numero di abitanti: questa piccola realtà ha voglia di farsi conoscere. Dalla Spagna e dal mondo intero. 

credits: Hernán Cortés

 

La guerra civile e la riqualificazione del territorio

Studiato e menzionato più volte sui libri di storia, fa un certo effetto sentir parlare di Hernán Cortés nel calcio. Un nome che unisce storia e cultura. L’omonimo paese è una piccola entità locale minore del comune spagnolo di Don Benito, appartenente alla provincia di Badajoz. Una particolarità? Dalla sua fondazione, avvenuta nel ventesimo secolo per merito dell’Istituto Nazionale di Colonizzazione – in seguito alla guerra civile – Hernán Cortés non ha mai superato quota mille abitanti. Questa comunità vanta di essere stata la prima cittadina con meno di mille abitanti di tutta la Spagna a giocare in una competizione nazionale. Per tre stagioni, infatti, Hernán Cortés partecipò al campionato di Tercera División. Ora è tempo di un altro capitolo e di riscrivere il libro dei record.

credits: Hernán Cortés

Il club disputa le partite casalinghe all’ “Estadio Daniel, Gonzalo y Jorge”, un nome dietro al quale si cela una commovente storia. La dedica va a loro, tre ragazzi della comunità prematuramente scomparsi: Daniel era il portiere del settore giovanile. “Il miglior omaggio che si possa rendere loro”: queste le parole del sindaco nel giorno dell’inaugurazione.

Prima il casco in campo, poi la vittoria: il cammino in Copa del Rey

La vicinanza dei tifosi merita una menzione particolare: un’affluenza mai vista prima da quelle parti. Un entusiasmo che ha portato il comune ad allestire tribune aggiuntive per il turno preliminare contro il CD Tenerife Sauzal. La squadra di Felipe Gallego ha trionfato per 3-1, nonostante le numerose interruzioni durante il match. Una di queste propiziata dal lancio di un casco in campo contro un giocatore della squadra avversaria. Mercoledì 1° novembre, l’appuntamento con la storia contro il Real Betis. Ovviamente, sarà sold-out, non allo stadio municipale bensì al Francisco de la Hera di Almendralejo. Un cambio di location forzato data la straripante presenza dei tifosi. Comunque vada, sarà comunque una grande festa

credits: Hernán Cortés

Nel corso degli anni, il calcio ci ha insegnato che nulla è scontato. Perché, in fondo, raccontare storie come questa ci fanno capire davvero l’essenza dello sport. Almeno per i prossimi novanta minuti, Hernán Cortés sarà il nostro Leicester, tanto per citarne una. Perché diciamocelo, quanto sarebbe bello poter dire un giorno “Ma ti ricordi quella volta che…?”. Che sia vittoria o sconfitta, CD Hernán Cortés farà parlare di sé. Una partita da ‘Mille (o quasi) e una notte’. Nel ricordo di Daniel, Gonzalo e Jorge. “La marea azul se levanta”.

Lorenzo Bloise

Classe 2001, nato nel comasco, oggi pendolare a Milano. Amante dello sport in tutte le sue sfaccettature: giocatore di provincia di basket, con il calcio mi sono limitato alla PlayStation. Cresciuto tra un doppio passo di Cristiano Ronaldo e un fadeaway di Dirk Nowitzki. Davanti alla televisione, allo stadio o al palazzetto con la stessa curiosità di un bambino. Highlights, repliche, interviste e dirette notturne: ogni scusa è buona per non perdermi nulla. La letteratura mi ha aiutato a riscoprire la bellezza e l'efficacia delle parole: le stesse che mi permettono di raccontare ciò che gli altri si limitano a guardare. Storie, anedotti e culture che si intrecciano tra di loro: per me lo sport è questo e tanto altro.

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