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Mou lo lancia, il Cholo lo forma e la passione per la cucina: chi è Mario Hermoso

Alla fine sarà Mario Hermoso. Dopo Kevin Danso e Tiago Djaló, la Roma accoglie il difensore spagnolo (Atteso in giornata in città). E per l’ex Atletico Madrid c’è l’Italia nel presente e nel futuro, per un particolare cerchio che si chiude.

 

Scuola Real, Garra Cholista: chi è Mario Hermoso

Difensore dal piede educato, ma carattere anche fumantino. È questo il biglietto da visita di Mario Hermoso Canseco. Uno spagnolo alla conquista di Roma, per prendersi una maglia da titolare nella difesa di Daniele De Rossi. “Lo manda Mou”, si potrebbe dire. Proprio lo Special One lo ha lanciato nel grande calcio. Era il 2012 e Mario Hermoso aveva appena 17 anni. È stato schierato in una gara contro il Millonarios di un torneo amichevole: un riconoscimento importante per chi aveva il Real Madrid nel sangue. Arrivato a 11 anni, lo spagnolo ha compiuto la trafila nelle giovanili. Anno dopo anno, partita dopo partita fino alla prima squadra.

L’illusione e la dura realtà. Dopo l’esordio, Hermoso gioca prima col Castiglia e poi anche in UEFA Youth League. La prima squadra è un miraggio lontano. Forse troppo. E così arriva la chiamata dell’Espanyol, che lo cresce e lo coccola. Simeone lo osserva a distanza. Poi lo porta all’Atletico Madrid per venticinque milioni di euro. Il Cholo lo forgia. Forse troppo. E la passione esce fuori dopo un Atletico Madrid-Villarreal del 2022. I Colchoneros perdono, i tifosi contestano e Mario li affronta a muso duro. Durissimo. Si arriva quasi allo scontro, poi il legame si risana. Ma ora è il passato. Il presente è la Roma.

 

(Credits Domenico Bari)

Dal Cholo a De Rossi. Un altro allenatore passionale e carismatico da conquistare. In una piazza che ama chi sputa sangue per la maglia. E l’Italia? Dopo i tanti sondaggi estivi, per lui il cerchio si chiude. A spuntarla è la Roma. Patria della carbonara. Sì, la cucina. La grande passione di Mario Hermoso. Lo spagnolo è proprietario di diversi locali. Giapponese, hamburgherie e caffetterie in giro per il mondo. 

Passione e duttilità. Quello che ha chiuso in valigia, tra l’altro. Roma è la nuova destinazione. Ma Hermoso ci arriverà pronto. Del resto lo manda Mourinho.

Redazione

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