L’Hellas Verona, retrocesso, ora deve ripartire dalla Serie B. E a fare il punto della situazione è il presidente Maurizio Setti che in conferenza stampa ha parlato anche del blocco degli stipendi dello scorso gennaio: “È vero, è stata una mia decisione a gennaio di bloccare gli stipendi perché ero molto arrabbiato e purtroppo sono stato obbligato a saldare tutto nei giorni scorsi – ha spiegato Setti a tal proposito -. L’unico obbligo che ho è quello di dare continuità. I soldi del paracadute servono per ammortizzare e faremo il massimo per tornare in Serie A, ma non c’è certezza. 25 milioni da investire per la squadra? Assolutamente no, prima di tutto devono essere in ordine i conti”. Spazio poi anche ad ulteriori considerazioni sul futuro, in particolare su chi potrà contare a livello tecnico e su chi invece ha lasciato il club e non tornerà: “Checchin e Fares sono due prospetti molto importanti e di sicuro l’anno prossimo saranno due giovani importanti su cui puntare. Se Mandorlini e Sogliano possono tornare all’Hellas Verona? Assolutamente no”.
Il presidente del club gialloblù dovrà anche pensare alla scelta del direttore sportivo: tra i favoriti l’ex Bologna Filippo Fusco. Mentre per quanto riguarda l’allenatore potrebbe essere Fabio Pecchia, vice di Rafa Benitez molto legato a Fusco, che l’allenatore spagnolo vorrebbe però tenere con sé.
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