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Hellas Verona, Fossati: “Felice per Dessena. Pazzini? Un campione e se andiamo in A stavolta me la gioco…”

La serie A l’aveva già conquistata la passata stagione, ma Fossati dovrà attendere ancora un anno. Questa estate il regista lombardo è stato coinvolto nell’operazione che ha portato il moldavo Artur Ionita a Cagliari e così ha dovuto ricominciare da Verona. Obiettivo? Vincere per due volte consecutive il campionato di B per poi finalmente giocarsi le sue carte in massima serie:

Se conquisto la A sul campo un’altra volta, penso di meritarmela” – si legge nelle pagine de La Gazzetta dello Sport Ho accettato con entusiasmo questa soluzione, spero di restare a Verona a lungo. Mi sento pronto per la serie A, maturato, cresciuto mentalmente e tatticamente: ci sono. Trequartista o play? Mediano davanti alla difesa”. Per centrare l’obiettivo il Verona può contare sul super bomber Giampaolo Pazzini: “Quando ci sono i campioni bisogna sfruttarli. Lui può trasformare in gol ogni assist. Poi ci sono Romulo e tanti altri, però qui il gruppo è nato più in fretta rispetto a Cagliari. Siamo due ex Milan e Inter? Io purtroppo solo a livello di giovanili. Mi piace il progetto del Milan di portare i giovani ad alto livello: prima ero tifoso, ora basta…”.

L’Hellas ha quasi l’obbligo di vincere il campionato, un po’ come il Cagliari la passata stagione: “Dovevamo vincere a tutti i costi, con giocatori forti, molto forti. Non c’era squadra che poteva competere. Però i nomi non bastano mai, bisogna creare gruppo e trovare la giusta mentalità: così è stato. Dessena?L’ho sentito, è un ragazzo d’oro, leader vero: gli bastava uno sguardo per farsi seguire. Sono veramente contento. Verona diverso dal Cagliari? Qui abbiamo trovato sin dal primo giorno la mentalità vincente, con un allenatore che subito ci ha fatto capire i suoi principi. Pecchia mi ha dato più responsabilità, qui c’è più gruppo e meno individualità. La cosa che mi ha sorpreso, nei due posti, è stato l’entusiasmo. Nessuno ha fatto pesare la retrocessione e i compagni rimasti hanno subito avuto voglia di riscatto. Certo, partire bene aiuta. E giocare al Bentegodi con questo pubblico…

In chiusura d’intervista Fossati indica le principali rivali per la promozione e parla di tre “piazze” al quale è particolarmente legato: Il Perugia va forte, è nel mio cuore perché mi ha fatto crescere. A proposito, visto quello che si sta passando in zona per il terremoto, sono molto vicino a loro. Anche ad Ascoli, altra piazza dove sono stato. Bari? Non è facile giocare lì, ci si aspetta sempre tanto. Non mi sembra però una situazione critica: la classifica è corta. La B è sempre difficile, con la possibilità di sbagliare ovunque. E il livello non mi sembra abbassato, anche se tante società hanno ridotto il budget. Rivali? Frosinone e Carpi, poi Spezia e Bari. La rivelazione non mancherà: Entella o Cittadella. E se il Perugia continua così…”.

Redazione

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