Il Belgio delle giovani promesse è diventato grande. Tanti gol, bel gioco e la consapevolezza che, questa volta, può essere l’anno giusto: “Quando arrivi alla fase ad eliminazione diretta, ciò che conta è l’esperienza. Noi ne abbiamo parecchia, la maggior parte di noi sono all’apice della propria carriera – ha spiegato il capitano Eden Hazard, 27 anni, in vista degli ottavi contro il Giappone -. Quattro anni fa calcavamo per la prima volta un palcoscenico importante, ora siamo più maturi”.
Con Messi e Cristiano Ronaldo finiti fuori dai giochi, Hazard è consapevole di essere uno dei candidati al titolo di “stella” del torneo in Russia: “E’ vero, è tempo di brillare. Per me come per il resto della squadra: Mertens da due anni è tra i migliori cannonieri della Serie A, Lukaku ormai è uno dei big nel suo ruolo. Dobbiamo far bene e sappiamo di poterci riuscire”. Quanto al prossimo avversario, Hazard non accetta distrazioni: “Il Giappone è stato agevolato dalla storia delle ammonizioni, è vero, ma è un avversario di valore. Il Brasile? Noi non ci siamo ancora qualificati, loro neppure, perciò al momento non ha senso parlarne”.
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